Starmer discute con Trump, Meloni, Macron e Merz su temi internazionali

I leader europei discutono con Trump per una soluzione al conflitto in Ucraina, sottolineando l’urgenza di un cessate il fuoco e la necessità di colloqui di pace con Putin.

I leader di Francia, Gran Bretagna, Germania e Italia hanno avuto un colloquio telefonico con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nella serata del 2 dicembre 2025. Questa conversazione è avvenuta in vista della telefonata programmata tra Trump e il presidente russo, Vladimir Putin, fissata per oggi. L’obiettivo principale di questi scambi è trovare una soluzione al conflitto in Ucraina, come confermato da fonti di Downing Street.

Il supporto dell’italia alla pace

Durante la chiamata, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ribadito il supporto dell’Italia agli sforzi di Trump per raggiungere una pace giusta e duratura in Ucraina. Meloni ha enfatizzato l’urgenza di un cessate il fuoco immediato e incondizionato, un tema centrale della discussione. Palazzo Chigi ha reso noto che i leader europei hanno condiviso le loro preoccupazioni riguardo alla situazione attuale in Ucraina e ai costi devastanti del conflitto per entrambe le parti coinvolte.

Necessità di colloqui di pace

I partecipanti alla telefonata hanno affrontato anche la necessità di un cessate il fuoco incondizionato, sottolineando che il presidente Putin deve prendere seriamente in considerazione i colloqui di pace, come riportato da un portavoce dell’ufficio di Keir Starmer, leader laburista britannico. La situazione in Ucraina continua a essere critica e i leader hanno discusso delle implicazioni di un eventuale fallimento nei negoziati di pace.

Misure per garantire stabilità

Dopo l’insuccesso dei colloqui tra Kiev e Mosca tenutisi venerdì in Turchia, è emersa l’idea di adottare sanzioni più severe nel caso in cui la Russia non dimostri un reale impegno verso un cessate il fuoco e una ripresa dei colloqui di pace. Downing Street ha confermato che i leader europei sono pronti a intraprendere ulteriori misure per garantire la stabilità nella regione e promuovere una soluzione pacifica al conflitto.

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