Il Consiglio di Stato ha approvato il bando per l’assegnazione del Festival di Sanremo, ponendo fine a un lungo contenzioso riguardante l’organizzazione della celebre manifestazione musicale italiana. La decisione, comunicata il 5 maggio 2025, ha respinto tutti gli appelli presentati, inclusi quelli della Rai e del Comune di Sanremo. In attesa delle motivazioni scritte, la sentenza ha dichiarato inammissibile l’intervento delle associazioni dei consumatori e ha rigettato integralmente le richieste della Rai, di Rai Pubblicità e del Comune di Sanremo contro la precedente sentenza del Tar Liguria. Quest’ultima aveva stabilito la necessità di una gara pubblica per l’assegnazione dei marchi legati al Festival, ritenendo illegittimo l’affidamento diretto alla Rai per le edizioni 2024-2025. Tale decisione ha imposto alla Rai di affrontare condizioni economiche più favorevoli per l’amministrazione comunale rispetto agli accordi precedenti.
Dettagli del bando e requisiti
Il 9 aprile 2025 è stata pubblicata una manifestazione d’interesse, l’unica presentata nei termini di legge e che rimane valida. Gli operatori interessati sono stati invitati a offrire un corrispettivo minimo annuo di 6,5 milioni di euro, oltre a una percentuale dell’1% sugli introiti pubblicitari e sullo sfruttamento dei marchi concessi. Il bando include anche diversi obblighi accessori, come la trasmissione di eventi cittadini, tra cui Sanremoinfiore, la partecipazione al Festival dei vincitori di Area Sanremo e dell’Orchestra Sinfonica, nonché la realizzazione di ulteriori manifestazioni durante l’anno, di cui una obbligatoriamente in estate.
Con la recente decisione del Consiglio di Stato, si apre una nuova fase negoziale con la Rai, che è l’unica realtà ad aver presentato un’offerta formale entro la scadenza del 19 maggio 2025. Le trattative dovranno rispettare i criteri stabiliti nella manifestazione d’interesse, inclusi gli aspetti economici e organizzativi.
Possibili sviluppi futuri
Nonostante la Rai sia l’unica offerente, ciò non implica un’accettazione automatica delle condizioni proposte. Il Comune potrebbe cercare di ottenere condizioni più vantaggiose, mentre la Rai potrebbe tentare di ridurre le richieste dell’amministrazione comunale per garantire la sostenibilità economica dell’operazione. Recentemente, il Tar ha respinto la richiesta della Just Entertainment, guidata da Sergio Cerruti, presidente dell’associazione Fonografici italiani, di sospendere la gara per il Festival. L’udienza di merito è stata fissata per il 17 ottobre 2025. I ricorrenti sostengono che i requisiti del bando siano stati formulati in modo tale da consentire la partecipazione esclusivamente alla Rai. Cerruti ha commentato che la questione rimane “del tutto aperta”, evidenziando che il Tar ha riconosciuto la presenza di profili di fondatezza che meritano un’attenta valutazione.