Sono stati rilasciati i 45 militari colombiani che erano stati trattenuti per un periodo di 24 ore da circa 600 abitanti, sotto la minaccia dei guerriglieri della fazione “Carlos Patiño”. Questo gruppo armato è affiliato allo Stato Maggiore Centrale, composto da dissidenti delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc) e guidato da un leader noto con il nome di “Iván Mordisco”. Questi guerriglieri hanno rifiutato di aderire all’accordo di pace stipulato a L’Avana, Cuba, nel 2016.
Dettagli del sequestro
Il sequestro si è verificato nella zona rurale di Los Tigres, nel comune di El Tambo, situato nel dipartimento del Cauca, nella parte sud-occidentale della Colombia, non lontano dal confine con l’Ecuador. I militari sono stati evacuati grazie all’intervento di elicotteri della Forza Aerea colombiana, per poi essere trasferiti a Popayán, la capitale del dipartimento, dove sono stati sottoposti a controlli medici.
Reazioni ufficiali
L’Esercito colombiano ha condannato il sequestro, definendolo una grave violazione dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario. Inoltre, ha specificato che le truppe erano impegnate in operazioni per garantire la sicurezza delle comunità locali. Il ministro della Difesa, Pedro Sánchez, ha denunciato l’uso della popolazione civile da parte dei gruppi armati, accusandoli di utilizzare i cittadini come scudo per ostacolare l’azione dello Stato.