Trump lancia la ‘gold card’: il visto d’oro avrà un costo di un milione
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha ufficialmente firmato un ordine esecutivo il 20 settembre 2025 a New York, introducendo una nuova iniziativa di immigrazione chiamata “gold card”. Questo provvedimento consente un processo accelerato per il rilascio di permessi di soggiorno e lavoro negli Stati Uniti per gli stranieri disposti a pagare un costo di un milione di dollari. La misura è stata presentata come un’opportunità per attrarre individui di successo e con risorse economiche significative.
Dettagli dell’ordine esecutivo
La “gold card” rappresenta una strategia innovativa per attrarre investitori e professionisti altamente qualificati. Secondo le dichiarazioni rilasciate da Trump, il programma mira a facilitare l’ingresso negli Stati Uniti di persone che possono contribuire economicamente al paese. “Sarà un enorme successo”, ha affermato il presidente, sottolineando l’importanza di accogliere individui che hanno già dimostrato di avere successo nei loro rispettivi settori. Inoltre, Trump ha specificato che il costo della “gold card” aumenta a due milioni di dollari se il richiedente è sponsorizzato da un’azienda.
Il presidente ha enfatizzato che questa iniziativa non solo permetterà di attrarre talenti, ma offrirà anche un’alternativa legale e sicura rispetto ai metodi di immigrazione irregolari, come l’attraversamento del confine a piedi. La “gold card” è vista come un modo per generare entrate significative per il governo statunitense, attraverso le tasse e le spese dei nuovi residenti.
Reazioni e impatti attesi
Le reazioni all’annuncio della “gold card” sono state varie. Da un lato, alcuni esperti di economia e immigrazione hanno accolto positivamente l’iniziativa, sottolineando il potenziale di attrarre investimenti e talenti. Dall’altro, ci sono preoccupazioni riguardo alle implicazioni sociali ed etiche di un sistema di immigrazione che privilegia i benestanti. Critici del programma avvertono che potrebbe creare una divisione tra coloro che possono permettersi di pagare e coloro che non possono, escludendo potenziali contributori alla società.
Il dibattito sull’ordine esecutivo di Trump si inserisce in un contesto più ampio di riforma dell’immigrazione negli Stati Uniti, dove le politiche sono state oggetto di intensi dibattiti negli ultimi anni. La “gold card” potrebbe rappresentare un cambiamento significativo nel modo in cui il paese gestisce l’immigrazione, ma le sue reali conseguenze si vedranno solo nel lungo termine.
In questo scenario, l’attenzione si sposterà ora su come il Congresso e le varie agenzie governative risponderanno a questa nuova iniziativa e quali misure verranno adottate per monitorare e gestire il processo di applicazione della “gold card”.