Madre uccide i figli neonati e li nasconde all’interno di un armadio

Una giovane di 25 anni è stata arrestata a Reggio Calabria per il duplice omicidio dei suoi gemellini, avvenuto subito dopo la nascita. La Procura della città ha mosso accuse gravi nei suoi confronti, sostenendo che la donna abbia soffocato i neonati, per poi avvolgerli in una coperta e nasconderli all’interno di un armadio. L’episodio ha scosso profondamente la comunità locale e ha portato all’applicazione di misure restrittive, con la giovane ora agli arresti domiciliari, munita di braccialetto elettronico.

Accuse aggiuntive e indagini

Oltre a queste accuse, la giovane è sospettata di aver occultato il cadavere di un altro figlio, nato tre anni prima. Gli inquirenti stanno approfondendo la questione, ipotizzando che la donna avesse già affrontato una situazione simile in passato. Anche il fidanzato della ragazza è coinvolto nell’inchiesta, risultando indagato per favoreggiamento.

Il contesto familiare e la scoperta

La drammatica vicenda si è svolta nel quartiere Pellaro, a sud di Reggio Calabria, dove la giovane vive con i genitori in un contesto familiare ritenuto normale e privo di problematiche evidenti. La scoperta dei corpi è avvenuta il 17 luglio 2024, quando la madre della giovane, insospettita da un odore nauseabondo proveniente dall’armadio, ha deciso di aprirlo, trovando i due neonati. Nonostante i sospetti nei confronti della figlia, la donna ha immediatamente contattato le autorità.

Indagini e autopsia

Inizialmente, la giovane era stata iscritta nel registro degli indagati per infanticidio, ma non erano stati adottati provvedimenti immediati per consentire agli investigatori della Squadra Mobile, ai medici legali e agli esperti di analisi scientifica di esaminare a fondo la situazione. L’autopsia ha successivamente confermato che i gemellini erano nati vivi e sono morti per soffocamento, un dato che si allinea con le analisi biologiche effettuate su materiale organico sequestrato presso il Policlinico di Messina, dove la donna era stata sottoposta a un intervento di raschiamento.

Dettagli sul ricovero

Le indagini hanno rivelato che la giovane era stata ricoverata per una grave emorragia al Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, dove si trovava anche il giorno della scoperta dei corpi. Durante il ricovero, la donna ha rifiutato di fornire dettagli ai medici, negando di essere stata incinta e rifiutando visite ginecologiche.

Analisi delle telecamere e messaggi

L’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza ha dimostrato che l’8 luglio 2024, tra le 19 e le 20:30, periodo che coincide con il presunto parto, la giovane si trovava sola in casa, escludendo la possibilità di un aiuto esterno. Ulteriori indizi sono emersi dall’analisi del cellulare della 25enne, sequestrato subito dopo il ritrovamento. I messaggi scambiati con il fidanzato hanno rivelato forti disaccordi riguardo alla decisione di tenere o meno il bambino, con riferimenti a una situazione simile avvenuta nel 2022.

Impatto emotivo e riflessioni

Questa tragica storia ha suscitato un forte impatto emotivo nella comunità e solleva interrogativi inquietanti su cosa possa aver spinto la giovane a compiere un gesto così estremo. La donna, che fino ad ora ha mantenuto il silenzio, potrebbe decidere di parlare per chiarire le motivazioni dietro a questo atto devastante.