L’ex presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, si avvicina a una possibile condanna nel processo per tentato colpo di Stato. Questa notizia è stata riportata dai principali media brasiliani il 4 aprile 2025, dopo che i giudici della Corte Suprema del Brasile, Alexandre de Moraes e Flávio Dino, hanno espresso il loro voto favorevole alla condanna di Bolsonaro e di altri sette coimputati, tra cui ex ministri e generali.
Le accuse contro Bolsonaro
Il caso in questione riguarda l’asserita organizzazione di una cricca criminale guidata da Bolsonaro, che avrebbe tentato di mantenere il potere dopo la sconfitta elettorale del 2022 contro Luiz Inácio Lula da Silva. Le accuse mosse nei confronti dell’ex presidente includono la pianificazione di attacchi contro Lula, il vicepresidente Geraldo Alckmin e lo stesso giudice Moraes. Inoltre, si fa riferimento all’assalto violento avvenuto l’8 gennaio 2023, quando i sostenitori di Bolsonaro hanno preso d’assalto il Parlamento, il palazzo presidenziale e la Corte Suprema.
Moraes ha messo in guardia sul rischio di un possibile ritorno alla dittatura e ha evidenziato che il processo non sarà influenzato da pressioni interne o esterne, in particolare in riferimento all’amministrazione del presidente statunitense Donald Trump. Domani si attende il voto di Luiz Fux, seguito da quello di altri due giudici. Poiché la decisione su Bolsonaro non è presa dalla plenaria della Corte, composta da undici membri, ma dalla prima sezione, formata da cinque giudici, basterà un ulteriore voto per determinare la condanna definitiva dell’ex presidente.
Le possibili conseguenze della condanna
Attualmente, Bolsonaro si trova agli arresti domiciliari a Brasilia e rischia una pena che potrebbe arrivare fino a 43 anni di carcere. L’ex presidente avrà la possibilità di fare appello solo se due giudici su cinque voteranno contro la sua condanna. In caso di un voto di quattro a uno o cinque a zero, la sentenza diventerà definitiva. In tal caso, la difesa di Bolsonaro potrà appellarsi esclusivamente a corti internazionali, iniziando dalla Corte interamericana dei diritti umani dell’Organizzazione degli Stati Americani (Osa).
La situazione attuale di Bolsonaro segna un momento cruciale per la politica brasiliana e per il sistema giudiziario del Paese, con ripercussioni che potrebbero influenzare il futuro della democrazia in Brasile. La Corte Suprema, attraverso le sue decisioni, sta cercando di riaffermare il principio di legalità e giustizia, in un contesto in cui le tensioni politiche rimangono elevate.