Un barcone con circa trenta migranti a bordo si è rovesciato nelle acque dell’area Sar maltese, dando il via a una vasta operazione di ricerca e soccorso. Le attività sono iniziate nella notte tra il 5 e il 6 gennaio 2025, dopo che un aereo della Guardia costiera italiana, il Manta “10-03”, ha avvistato il natante capovolto a circa 50 miglia a sud-est di Lampedusa. Fino ad ora, sono stati recuperati 11 naufraghi e il corpo di un migrante deceduto. Le informazioni fornite dai sopravvissuti indicano che ci sarebbero circa venti dispersi.
Operazioni di soccorso in corso
Le operazioni di soccorso sono coordinate dal Centro di coordinamento dei soccorsi (Rcc) di Malta e coinvolgono diverse unità navali e aeree. Un mercantile presente nella zona ha inizialmente tratto in salvo 4 persone, che sono state successivamente trasferite sulla motovedetta CP 322 della Guardia costiera italiana. Questa stessa unità ha continuato a operare, recuperando ulteriori naufraghi. In risposta all’emergenza, sono in arrivo nella zona un pattugliatore maltese e un altro della Guardia costiera italiana, insieme a velivoli della Guardia costiera e della Guardia di Finanza.
La situazione rimane critica, con le operazioni di ricerca e soccorso che continuano incessantemente. Le autorità maltesi, in collaborazione con la Guardia costiera italiana, stanno lavorando per localizzare i dispersi e fornire assistenza ai sopravvissuti. La presenza di un aereo di Frontex nella zona testimonia l’ampiezza dell’operazione, che mira a garantire la sicurezza dei migranti e a ridurre il numero di vittime in mare.
Il contesto della tragedia
Questo drammatico episodio si inserisce in un contesto più ampio di crisi migratoria nel Mediterraneo. Le rotte marittime verso l’Europa continuano a essere percorsi pericolosi per molti migranti, in cerca di una vita migliore. Le condizioni meteo avverse, insieme alla precarietà delle imbarcazioni utilizzate, aumentano i rischi di incidenti come quello avvenuto recentemente. La situazione richiede un’attenzione costante da parte delle autorità competenti e della comunità internazionale, per affrontare le cause profonde della migrazione e garantire la sicurezza di chi cerca rifugio.
Le operazioni di soccorso in corso evidenziano il bisogno di una risposta coordinata e tempestiva, nonché di politiche efficaci per prevenire tali tragedie in futuro. La collaborazione tra i vari corpi di soccorso, le autorità marittime e le organizzazioni internazionali è fondamentale per affrontare questa emergenza umanitaria e proteggere i diritti dei migranti.