Colombia: tre candidati alla presidenza interrompono la loro campagna elettorale

L’attentato al senatore Miguel Uribe Turbay provoca gravi ripercussioni sulla campagna elettorale in Colombia, con candidati che sospendono attività e crescenti preoccupazioni per la sicurezza politica.

L’attentato avvenuto sabato scorso, che ha colpito il senatore Miguel Uribe Turbay, ha avuto un impatto devastante sulla campagna elettorale per le presidenziali del 31 maggio 2026 in Colombia. Le condizioni di Uribe rimangono “gravissime”, e questo evento ha portato tre candidati a sospendere le loro attività politiche.

Secondo le informazioni diffuse dai principali media colombiani, l’ex sindaco di Bogotá, Claudia López, ha annullato un tour politico previsto nei prossimi giorni in due dipartimenti. Anche Gustavo Bolívar, figura di spicco della sinistra e vicino al presidente Gustavo Petro, ha deciso di interrompere la sua campagna. A unirsi a loro è stato l’ex ministro delle Tecnologie dell’informazione e delle Comunicazioni, Mauricio Lizcano, anch’esso costretto a fermarsi a causa della gravità della situazione.

La reazione dei partiti politici

I partiti Centro Democratico, Cambio Radical, Liberale e Conservatore hanno scelto di non partecipare alla riunione della Commissione colombiana per le garanzie elettorali, convocata dal Governo per discutere le misure di sicurezza in vista delle elezioni. Questa decisione evidenzia un clima di tensione e preoccupazione tra le forze politiche, che si sentono vulnerabili a causa delle recenti minacce. La procuratrice generale, Luz Adriana Camargo, ha annunciato l’intenzione di convocare Augusto Rodríguez, direttore dell’Unidad Nacional de Protección (UNP), l’agenzia governativa incaricata di garantire la sicurezza e la protezione delle persone a rischio per motivi politici. Rodríguez, ex membro del gruppo guerrigliero M19, si trova ora a dover rispondere a interrogativi cruciali riguardo alla sicurezza dei politici colombiani.

Minacce e preoccupazioni crescenti

Le tensioni non si fermano qui. Dopo che il presidente Gustavo Petro ha denunciato minacce rivolte a sua figlia, anche l’ex presidente Álvaro Uribe ha rivelato di aver ricevuto minacce simili. Queste dichiarazioni mettono in luce un clima di paura e insicurezza che permea la scena politica colombiana. La situazione attuale ha sollevato interrogativi sulla capacità del governo di proteggere i candidati e garantire un ambiente elettorale sicuro e sereno.

Il clima di incertezza si riflette non solo nelle reazioni dei candidati, ma anche nella popolazione, che assiste con preoccupazione all’evoluzione degli eventi. Le autorità e i partiti politici si trovano di fronte a una sfida complessa: garantire la sicurezza e al contempo mantenere la fiducia degli elettori in un processo democratico già compromesso da atti di violenza e intimidazione.

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