Controversia su Beatrice Venezi: annullata la prima di Wozzeck alla Fenice
Il debutto dell’opera “Wozzeck” presso il Teatro La Fenice di Venezia, previsto per venerdì 17 ottobre 2025, è stato annullato a causa di uno sciopero indetto dai sindacati del Teatro. La protesta è stata attuata per esprimere contrarietà alla nomina del maestro Beatrice Venezi come direttore musicale. Il sovrintendente Nicola Colabianchi ha espresso il desiderio che si possa continuare a dialogare, sottolineando come lo sciopero possa danneggiare il pubblico e l’utenza. Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha cercato di mediare durante un incontro con i rappresentanti sindacali, ma ha definito il risultato un “muro contro muro” senza prospettive di soluzione.
Posizione del sindacato
Il sindacato aveva già manifestato il proprio stato di agitazione il 27 settembre, mantenendo ferma la propria posizione. Colabianchi ha ribadito che non intende revocare la nomina di Venezi, evidenziando il suo curriculum, che include la direzione di 50-60 opere a soli 35 anni. Anche Brugnaro ha confermato la sua fiducia nella scelta di Venezi, affermando che non ci sono motivi per cui dovrebbe dimettersi e descrivendo la direttrice come una persona tenace e colpita dall’esperienza. Il sovrintendente ha denunciato episodi di denigrazione sui social media, auspicando un ritorno a posizioni più ragionevoli.
Accelerazione dei tempi
Colabianchi ha spiegato di aver accelerato i tempi per evitare ulteriori complicazioni, affermando che l’interesse principale è il bene del Teatro e dei suoi lavoratori. Ha anche chiarito di aver ricevuto il consenso da parte di tutti i membri del Consiglio di indirizzo riguardo alla nomina di Venezi, negando pressioni esterne da Roma. Ha sottolineato l’importanza di innovare per il futuro della Fenice, nonostante le difficoltà legate al cambiamento di schemi consolidati.
Ruolo della politica
Brugnaro ha aggiunto che la politica avrà sempre un ruolo nelle decisioni artistiche del Teatro, sostenendo l’idea di un sistema di rotazione per le nomine. Ha descritto Venezia come un luogo di sperimentazione culturale, capace di adattarsi e rinnovarsi. In risposta alla situazione attuale, la Rappresentanza Sindacale Unitaria (Rsu) del Teatro ha programmato un’assemblea pubblica per il 17 ottobre alle 18, invitando anche i colleghi di altre istituzioni culturali e la cittadinanza a partecipare.
Tensione tra abbonati
La tensione è ulteriormente aumentata dopo che 140 abbonati hanno firmato una lettera minacciando di disdire i propri abbonamenti a causa della nomina di Venezi. Tuttavia, Brugnaro ha comunicato che fino ad ora sono stati cancellati solo tre abbonamenti, mentre ne sono stati sottoscritti venti. Ha previsto che i posti prenotati da anni potrebbero trovare facilmente nuovi acquirenti, anche a prezzi più alti. Il sindaco è convinto che il primo concerto di Venezi alla Fenice avrà un grande successo, portando al tutto esaurito e a un aumento dei prezzi dei biglietti.
Speranza di normalità
Sia il sovrintendente che il sindaco hanno espresso la speranza che la situazione possa tornare alla normalità, con Colabianchi che ha fatto notare come la raccolta di firme contro un direttore musicale sia un segnale di conflitto e divisione. Brugnaro ha manifestato la sua volontà di mantenere aperto un dialogo, ma la strada da percorrere appare sempre più complessa.