Il muso dei dinosauri potrebbe rivelarsi ben diverso da quanto finora immaginato. Secondo un recente studio condotto dai ricercatori dell’Università di Alberta, in Canada, alcune specie avrebbero potuto possedere guance. Questa ipotesi si basa sull’analisi di ossa del cranio, che presentano segni di inserzione di un tessuto molle, simile a un muscolo o a un legamento, situato tra lo zigomo e la mascella. Questa particolare struttura anatomica, nota come exoparia, potrebbe aver avuto un ruolo fondamentale nella masticazione dei dinosauri.
Analisi dei resti ossei
Finora, la ricerca paleontologica si è concentrata sull’analisi dei resti ossei per ricostruire l’anatomia di queste creature preistoriche. La mancanza di conservazione di tessuti molli e muscoli, degradati nel corso del tempo, ha spinto gli scienziati a basarsi su una logica di parentela filogenetica, confrontando l’anatomia dei dinosauri con quella dei loro discendenti moderni, come coccodrilli e uccelli. Tuttavia, questo approccio presenta delle limitazioni.
Interrogativi su muscoli sconosciuti
Henry Sharpe, primo autore dello studio, ha sollevato interrogativi su possibili muscoli che i dinosauri avrebbero potuto avere e che non sono presenti nei loro discendenti. Durante l’analisi del cranio di un Edmontosaurus di nome Gary, ha notato anomalie strutturali che lo hanno portato a riflettere. “Se si trattasse del cranio di un mammifero, lo identificheremmo come il muscolo della guancia. Tuttavia, i rettili non dovrebbero possedere un muscolo della guancia. Ciò ci ha fatto pensare a un possibile contrasto con il modello attualmente accettato riguardo ai muscoli dei dinosauri”.
Esplorazione della struttura cranica
Per approfondire questa questione anatomica, Sharpe e il suo team hanno esaminato la stessa zona del cranio in altre specie di dinosauri, riscontrando la presenza della medesima struttura in tutti i reperti analizzati. “Era sempre localizzata nello stesso punto, il che costituiva un’indicazione piuttosto attendibile che si trattasse di un muscolo o di un legamento“, ha affermato Sharpe. Per confermare questa teoria, i ricercatori hanno utilizzato la microscopia a luce polarizzata per analizzare sottili sezioni di osso, riuscendo a individuare i segni lasciati dalle fibre di collagene che ancoravano il tessuto molle della guancia.
Risultati della ricerca
La ricerca, pubblicata nel 2025, rappresenta un passo avanti significativo nella comprensione dell’anatomia dei dinosauri e delle loro possibili caratteristiche morfologiche.