Meloni all’Onu: ‘Pace, dialogo e diplomazia non prevalgono più’
La premier Giorgia Meloni ha affrontato con toni incisivi la situazione globale durante il suo intervento all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, tenutosi il 24 settembre 2025. In un contesto internazionale caratterizzato da 56 conflitti attivi, il numero più elevato dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, Meloni ha sottolineato la complessità e le sfide di un’epoca in cui la pace sembra sempre più lontana.
Il richiamo alla terza guerra mondiale
Nel suo discorso, Meloni ha richiamato le parole del defunto Papa Francesco, evidenziando l’attualità della sua affermazione riguardo alla “terza guerra mondiale combattuta a pezzi”. Ha messo in evidenza i conflitti in corso, in particolare quelli in Ucraina e a Gaza, come tra i più gravi e preoccupanti. La premier ha accusato la Russia di aver violato deliberatamente l’articolo 2 della Carta delle Nazioni Unite, rifiutando di partecipare ai negoziati di pace e contribuendo a una crescente instabilità globale.
La situazione in Israele
Meloni ha inoltre espresso preoccupazione per la situazione in Israele, affermando che il Paese ha superato il limite del rispetto delle norme umanitarie, causando un alto numero di vittime civili. L’Italia, secondo le parole della premier, considera inaccettabile questa violazione e si prepara a sostenere alcune sanzioni proposte dall’Unione Europea nei confronti di Israele. Ha esortato il governo israeliano a trovare una via d’uscita dalla guerra, sottolineando che tale decisione è cruciale non solo per il popolo ebraico, ma anche per il futuro della democrazia e dei valori universali.
Costruire la pace
Giorgia Meloni ha insistito sul fatto che la pace non può essere raggiunta solo attraverso appelli o proclami ideologici, ma richiede un approccio pragmatico e determinato. Ha affermato che costruire la pace richiede pazienza, coraggio e ragionevolezza.
Il richiamo a San Francesco
Il discorso, che ha avuto una durata di 16 minuti, si è concluso con un richiamo a San Francesco, descritto come “il più italiano dei santi”. Meloni ha citato la sua frase che afferma che “i combattimenti difficili vengono riservati solo a chi ha un coraggio esemplare”, esprimendo la necessità di dimostrare quel coraggio in un momento storico così delicato.