Panariello presenta il suo spettacolo: “L’avvenire sarà positivo”

Panariello presenta il suo spettacolo: “L’avvenire sarà positivo”

Giorgio Panariello, noto comico italiano, ha recentemente debuttato con il suo nuovo spettacolo intitolato “E se domani…” al Teatro Brancaccio di Roma il 12 gennaio 2025. Nonostante un leggero jet lag dal suo presunto viaggio nel 2045, Panariello ha intrattenuto il pubblico per due ore, portando risate e riflessioni su un futuro che lui stesso descrive come “radioso”. L’artista ha in programma di proseguire il tour in diverse città italiane, con tappe a Torino, Napoli, Bari, Bologna e numerosi eventi a Firenze, oltre a ulteriori 17 date fissate tra marzo e aprile 2026.

Ispirazione e temi trattati

Durante lo spettacolo, Panariello ha condiviso che la sua ispirazione per il viaggio temporale è scaturita dal suo podcast “Nel garage”, dove ha avuto modo di intervistare esperti per esplorare le possibilità del futuro. Tra le sue affermazioni, ha rivelato che nel 2045 ci si aspetta un uso crescente di insetti come fonte di cibo, l’esplorazione di Marte e l’integrazione quotidiana con androidi. Un tema interessante sollevato dal comico è la questione del ponte sullo Stretto di Messina, che, sebbene completato, risulterebbe obsoleto a causa dell’avvento delle auto volanti.

Riflessioni politiche

Panariello non si è limitato a divertire il pubblico, ma ha anche toccato argomenti di rilevanza politica. Ha espresso le sue opinioni, sottolineando che, pur avendo le sue idee, non si considera un comico di tipo politico. Ha affermato: “Lavoro per tutti”, ma ha ritenuto importante discutere di come potrebbe evolversi la politica nel futuro. Secondo le sue previsioni, la fiducia nelle istituzioni continuerà a diminuire, con un tasso di astensione alle elezioni del 2045 che potrebbe raggiungere l’87%.

Approccio realistico e preoccupazioni

Panariello ha scelto di ambientare il suo spettacolo nel 2045, evitando di spingersi oltre per non cadere nella fantascienza e per mantenere un approccio realistico. Ha chiarito: “Volevo fare il comico ma dicendo le cose come saranno, perché tutto ciò che ho detto è attendibile e possibile”. Tra le sue preoccupazioni per il futuro, ha evidenziato il rischio di isolamento crescente tra le nuove generazioni, un tema che merita attenzione e riflessione.

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