Un importante traguardo nella robotica chirurgica è stato raggiunto nel 2025, quando un innovativo robot ha completato un intervento chirurgico su un simulatore di paziente senza alcun supporto umano. Questo straordinario risultato è stato ottenuto dal robot SRT-H (Surgical Robot Transformer-Hierarchy), che ha dimostrato la capacità di rimuovere una cistifellea mentre si adattava in tempo reale alle specifiche anatomiche del simulatore. La ricerca, condotta da un team dell’Università Johns Hopkins negli Stati Uniti e guidata da Axel Krieger, è stata pubblicata sulla rivista Science Robotics.
Un passo avanti rispetto al passato
Il team di Krieger non è nuovo a tali conquiste. Nel 2022, avevano già sviluppato un altro robot chirurgo, denominato STAR (Smart Tissue Autonomous Robot), il quale aveva eseguito il primo intervento chirurgico autonomo su un animale vivo. Tuttavia, in quel caso, il robot seguiva un piano chirurgico predefinito e operava in laparoscopia, muovendosi tra tessuti marcati per facilitare il compito. Krieger ha paragonato quel sistema a un robot che guida lungo un percorso già tracciato. Con SRT-H, la situazione è radicalmente cambiata: il robot è stato addestrato a “percorrere qualsiasi strada”, rispondendo in modo intelligente a situazioni impreviste, una capacità fondamentale per il futuro della chirurgia autonoma.
Un sistema interattivo e adattabile
SRT-H è costruito con la stessa architettura di apprendimento automatico di ChatGPT, il che gli consente di interagire durante l’intervento. Il robot risponde ai comandi vocali e segue suggerimenti, simulando l’apprendimento di un chirurgo alle prime armi affiancato da un mentore. Durante la procedura di rimozione della cistifellea, il robot ha dovuto completare una sequenza di 17 compiti in pochi minuti, identificando dotti e arterie, afferrandoli con precisione, posizionando clip e recidendo parti con forbici.
L’addestramento di SRT-H è avvenuto attraverso l’osservazione di video di chirurghi dell’Università Johns Hopkins che operavano su cadaveri di maiale, con l’aggiunta di didascalie descrittive. Dopo aver assimilato queste informazioni, il robot ha eseguito l’intervento con un’accuratezza del 100%, dimostrando la sua competenza anche in scenari medici imprevisti. Sebbene il tempo impiegato fosse maggiore rispetto a un chirurgo umano, i risultati ottenuti sono stati paragonabili a quelli di un professionista esperto.
Le prospettive future della chirurgia autonoma
Il primo autore dello studio, Ji Woong “Brian” Kim, ha sottolineato come il lavoro del team dimostri che i modelli di intelligenza artificiale possono diventare sufficientemente affidabili per operare in autonomia in ambito chirurgico. Questo obiettivo, un tempo considerato lontano, è ora a portata di mano. L’evoluzione della robotica chirurgica, rappresentata da SRT-H, segna un passo significativo verso l’implementazione di sistemi chirurgici autonomi clinicamente validi, capaci di affrontare la complessità e l’imprevedibilità dell’assistenza ai pazienti.