È stata catturata un’immagine straordinaria di un pianeta neonato, di soli 5 milioni di anni, all’interno di un sistema planetario in formazione, ancora avvolto da polveri e gas. La fotografia è stata realizzata dal Very Large Telescope dell’Osservatorio Europeo Australe, situato nel deserto di Atacama in Cile. Questo importante risultato fa parte di una ricerca condotta da Richelle van Capelleveen, ricercatrice dell’Università di Leiden, nei Paesi Bassi. L’immagine è stata successivamente pubblicata sulla rivista Astrophysical Journal Letters.
La scoperta di Wispit 2b
La scoperta del nuovo pianeta, denominato Wispit 2b, rientra in un ampio progetto di osservazioni mirate allo studio delle giovani stelle, con l’obiettivo di analizzarne le caratteristiche e identificare nuovi pianeti. Christian Ginski, ricercatore dell’Università di Galway in Irlanda e coautore dello studio, ha dichiarato: “Nel caso di questa stella, abbiamo rilevato un disco di polvere multi-anelli completamente inaspettato ed eccezionalmente bello”. Questo disco di polvere ha attirato l’attenzione degli scienziati, portando a nuove osservazioni.
Dettagli del pianeta e della sua orbita
Le indagini successive hanno rivelato un pianeta con dimensioni simili a quelle di Giove, ma con un’età di soli 5 milioni di anni e un’orbita caratterizzata da un raggio di 380 unità astronomiche, che corrisponde a circa 380 volte la distanza tra la Terra e il Sole. Questo risultato è significativo, poiché è solo la seconda volta che un pianeta viene osservato in una fase così primordiale attorno a una stella giovane simile al nostro Sole.
Riflessioni sull’importanza della ricerca
Ginski ha sottolineato le difficoltà nel catturare immagini di pianeti in fase di formazione: “Catturare un’immagine di questi pianeti in formazione si è rivelato estremamente impegnativo e ci offre una reale possibilità di capire perché le molte migliaia di sistemi di esopianeti più antichi appaiano così diversi dal nostro Sistema Solare”. Questo studio rappresenta un passo avanti significativo nella comprensione della formazione planetaria e offre spunti di riflessione per i ricercatori che si occupano di esopianeti e della loro evoluzione. Gli scienziati prevedono che l’analisi di questo sistema solare continuerà a suscitare interesse e approfondimenti nei prossimi anni.