Aumento del 15% degli omicidi di donne da parte di partner ed ex partner

Aumento degli omicidi in Italia nel 2025, nonostante il calo generale dei reati e un incremento allarmante dei femminicidi da partner o ex.

Aumentano i casi di omicidio in Italia, mentre il numero complessivo dei reati sta registrando un calo significativo. I dati sui femminicidi rimangono allarmanti, con un incremento di oltre il 15% per quelli perpetrati da partner o ex. Come ogni anno, il Viminale ha pubblicato il Dossier di Ferragosto, fornendo una “fotografia” dettagliata dei primi sette mesi del 2025, analizzando aspetti che spaziano dall’ordine pubblico alla lotta contro la mafia, fino alle violenze di genere e alla gestione dei flussi migratori.

Analisi dei reati nel 2025

Il rapporto si riferisce al periodo compreso tra il primo gennaio e il 31 luglio 2025. I dati mostrano una diminuzione complessiva dei delitti del 9% rispetto allo stesso periodo del 2024. Tuttavia, gli omicidi hanno visto un incremento del 3,4%, con un totale di 184 casi contro i 178 dell’anno precedente. Le denunce complessive hanno raggiunto quota 461.495, segnando un calo dell’8% rispetto ai 501.380 denunciati nel 2024.

Violenza di genere e femminicidi

Per quanto riguarda le violenze sessuali, si registra una diminuzione del 17,3%: dal primo gennaio al 31 luglio 2025 si sono verificati 3.477 episodi, in calo rispetto ai 4.202 dello scorso anno. Anche le rapine e i furti hanno mostrato una riduzione, con rispettivamente 15.780 e 559.143 casi. Gli omicidi di donne sono stati 60, con un lieve calo dell’1,6%. Tuttavia, le vittime uccise da partner o ex hanno visto un incremento del 15,1%, con 38 casi. Le donne di origine straniera uccise sono aumentate del 20%. Gli ammonimenti del Questore sono aumentati significativamente, raggiungendo un totale di 7.571 (+70,6%): 2.731 per stalking (+86,6%) e 4.840 per violenza domestica (+63,6%). Al 8 agosto, sono stati attivati 12.192 braccialetti elettronici sul territorio, di cui 5.929 per stalking.

Flussi migratori e richieste di asilo

In merito alla questione migratoria, i dati indicano che al 31 luglio 2025 le richieste di asilo sono state 77.081, in calo del 22% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I provvedimenti di diniego hanno raggiunto 43.146, con un incremento del 58,3%. Complessivamente, le domande esaminate sono state 60.075, con 3.159 richieste di status di rifugiato (-5,7%) e 6.731 per protezione sussidiaria (+16,7%). I rimpatri, nel periodo analizzato, sono stati 3.463, segnando un aumento del 12,1% rispetto al 2024. Per quanto riguarda i canali di ingresso regolari, nel 2025 sono state previste 181.450 quote per lavoratori non comunitari, mentre per il triennio 2026-2028 le quote ammontano a 497.550.

Situazione degli sbarchi e attività contro la criminalità organizzata

Al 14 agosto, gli sbarchi di migranti sulle coste italiane hanno mostrato un incremento del 2,1%, con un totale di 38.568 arrivi. Il Viminale ha evidenziato i dati relativi ai mesi di luglio e metà agosto, confrontando il 2025 con il 2023. Nel luglio 2023, gli sbarchi erano stati 23.420, mentre nel luglio 2025 si sono attestati a 6.485. Nella prima metà di agosto, gli arrivi sono stati 2.023, rispetto agli 11.480 dello stesso mese dell’anno precedente. Inoltre, il ministero dell’Interno ha comunicato che negli ultimi tre anni sono state bloccate 236.231 partenze di migranti da Libia e Tunisia.

Il Dossier comprende anche un’analisi delle operazioni contro la criminalità organizzata, con 5.979 beni restituiti alla collettività, un aumento del 22,8% rispetto all’anno passato. Durante le operazioni ad alto impatto, sono state controllate 954.013 persone, mentre nella lotta al terrorismo internazionale sono stati espulsi 203 soggetti dall’ottobre 2022.

Cybersecurity e incidenti stradali

Nel 2025, gli attacchi informatici ai danni delle infrastrutture critiche hanno subito una diminuzione del 21,7%, corrispondente a 5.685 attacchi. Tuttavia, gli interventi antiterrorismo sono aumentati del 56,3%. Infine, gli incidenti mortali sulle strade italiane hanno mostrato una riduzione del 4,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un totale di 41.315 sinistri, in calo del 2,1% rispetto al 2024. Le vittime sono state 710, con una diminuzione del 6,7% rispetto alle 761 del 2024.

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