Oggi, 15 agosto 2025, i talebani celebrano il quarto anniversario della loro riconquista dell’Afghanistan, un evento che segna un momento cruciale nella storia recente del paese. In questa giornata, il gruppo fondamentalista si mostra ottimista grazie al recente riconoscimento del proprio governo da parte della Russia, sperando che anche altre nazioni possano seguire l’esempio. Le celebrazioni si svolgeranno in diverse città, con il centro di Kabul che si prepara a festeggiare con parate e eventi simbolici. Gli elicotteri sono attesi per lanciare fiori, mentre le bandiere bianche e nere dell’Emirato Islamico dell’Afghanistan verranno issate per commemorare il “Giorno della Vittoria”, che segna il ritorno alla capitale il 15 agosto 2021.
Eventi della serata precedente
Nella serata precedente, i talebani si sono riuniti in un incrocio che conduce all’ambasciata degli Stati Uniti, accendendo fuochi d’artificio e sventolando grandi bandiere. Tuttavia, contrariamente alle celebrazioni militari degli anni passati, che si svolgevano con grande clamore presso la base di Bagram, oggi non ci sarà una parata. Un funzionario talebano, che ha preferito rimanere anonimo, ha confermato che le celebrazioni sono state annullate, senza fornire ulteriori spiegazioni.
Isolamento e riconoscimento internazionale
Il governo talebano, pur cercando di ottenere un riconoscimento internazionale, continua a essere isolato dalla comunità globale, che critica le sue politiche repressive. Queste misure, giustificate da un’interpretazione rigorosa della legge islamica, colpiscono in particolare le donne. A luglio, la Corte Penale Internazionale ha emesso mandati di arresto per due leader talebani accusati di persecuzione nei confronti delle donne afghane, esclusi da università, palestre, saloni di bellezza, parchi e molte opportunità lavorative. Nonostante ciò, il governo talebano ha ottenuto una vittoria diplomatica con il riconoscimento della Russia.
Relazioni internazionali
Kabul mantiene relazioni strette, sebbene non ufficiali, con stati dell’Asia Centrale, la Cina e gli Emirati Arabi Uniti. Sul fronte occidentale, il governo talebano ha riferito di aver condotto colloqui a Kabul con funzionari di Norvegia, Gran Bretagna e Stati Uniti. Ieri, relatori speciali delle Nazioni Unite hanno esortato la comunità internazionale a non normalizzare le relazioni con i talebani, denunciando il loro “regime violento e autoritario”. Questi esperti indipendenti, incaricati dal Consiglio per i diritti umani, hanno affermato che i talebani esercitano il loro potere “senza legittimità” e mostrano “un palese disprezzo per i diritti umani, l’uguaglianza e la non discriminazione”.