La NASA ha annunciato la selezione dell’equipaggio che, a partire dal 19 ottobre 2025, intraprenderà una simulazione di missione su Marte, destinata a durare un anno. Questa iniziativa si svolgerà all’interno di un habitat stampato in 3D, situato presso il Johnson Space Center a Houston, in Texas. Il team è composto da tre uomini e una donna: il pilota dell’aeronautica statunitense Ross Elder, il colonnello dell’U.S. Space Force Ellen Ellis, l’ingegnere Matthew Montgomery e l’ingegnere spaziale James Spicer. In qualità di riserve, parteciperanno la pilota dei Marines Emily Phillips e la pilota civile Laura Marie, quest’ultima di nazionalità britannica.
Dettagli della simulazione
Questa simulazione rappresenta la seconda fase del programma Chapea (Crew Health and Performance Exploration Analog), dopo il completamento della prima missione, avvenuto il 6 luglio 2024. I membri dell’equipaggio entreranno nell’habitat Mars Dune Alpha, che misura 160 metri quadrati, dove vivranno e lavoreranno come astronauti per un periodo di 378 giorni, con la conclusione della missione fissata per il 31 ottobre 2026. Durante questo periodo, i partecipanti si dedicheranno a attività di ricerca scientifica e a vari compiti operativi, che includeranno simulazioni di passeggiate su Marte, la coltivazione di un orto e operazioni robotiche.
Innovazioni tecnologiche
Nel corso della simulazione, l’equipaggio avrà l’opportunità di testare tecnologie progettate specificamente per l’esplorazione di Marte e dello spazio profondo. Tra le innovazioni che verranno sperimentate ci sono un distributore di acqua potabile e apparecchiature mediche diagnostiche.
Obiettivi della ricerca
La ricercatrice principale del programma Chapea, Grace Douglas, ha dichiarato: “La simulazione ci permetterà di raccogliere dati sulle prestazioni cognitive e fisiche, così da comprendere meglio i potenziali impatto delle risorse limitate e delle missioni di lunga durata sulla salute e sulle prestazioni dell’equipaggio su Marte. Queste informazioni saranno fondamentali per la NASA, che potrà così prendere decisioni informate per progettare e pianificare una missione umana su Marte di successo”.