Il primo docente-avatar entra in aula come tutor per gli studenti di medicina

Il progetto AI-Learn dell’Università Sapienza di Roma introduce avatar di intelligenza artificiale per supportare 50 studenti di medicina nella preparazione agli esami e nell’interazione con pazienti virtuali.

Un professore universitario sempre disponibile, 24 ore su 24, in grado di rispondere a ogni dubbio, senza giudicare o perdere la pazienza: è questa l’essenza degli avatar di AI-Learn, un progetto pionieristico che integra l’Intelligenza Artificiale nella didattica della medicina. Questo innovativo sistema è stato sviluppato dall’Università Sapienza di Roma e sarà testato da 50 studenti di medicina iscritti a un corso di oncologia. Con l’ausilio di AI-Learn, gli studenti avranno l’opportunità di prepararsi agli esami e di esercitarsi con pazienti virtuali.

Il progetto ai-learn e la sua innovazione

“AI-Learn rappresenta un perfetto connubio tra didattica, innovazione e ricerca, rispondendo all’esigenza di personalizzare l’apprendimento dei nostri studenti”, ha affermato Andrea Botticelli, oncologo della Sapienza e uno dei responsabili del progetto. La motivazione alla base di questa iniziativa risiede nella necessità di affrontare le sfide derivanti dall’alto numero di studenti, unita alla carenza di docenti e alla crescente richiesta di metodi di insegnamento personalizzati.

Botticelli ha sottolineato che l’idea che una singola metodologia di apprendimento possa essere efficace per tutti gli studenti è un concetto superato. Con il supporto tecnologico di ctcHealth, è stato sviluppato uno strumento innovativo, il primo del suo genere in Italia, che mira a fornire risposte concrete a queste sfide e che ora sarà sottoposto a test per valutarne l’efficacia.

Il test e gli obiettivi del progetto

Lo studio coinvolgerà 50 studenti di medicina: 25 di loro seguiranno il tradizionale approccio didattico, mentre gli altri 25 potranno avvalersi dell’assistenza di AI-Learn. Questo sistema offre la possibilità di connettersi a una piattaforma online in qualsiasi momento, consentendo di rivedere le lezioni e interagire con i docenti, interrompendoli senza timore per richiedere chiarimenti o approfondimenti. Gli studenti potranno anche effettuare simulazioni d’esame e interagire con pazienti virtuali, esplorando il percorso clinico, richiedendo analisi strumentali e formulando diagnosi.

La rettrice dell’Università Sapienza, Antonella Polimeni, ha dichiarato che questo progetto rappresenta un significativo impegno per coniugare la tradizione accademica con l’innovazione. I risultati della sperimentazione saranno presentati a maggio, al termine del percorso formativo, per valutare se AI-Learn avrà effettivamente fornito un supporto valido agli studenti.

Le aspettative e il futuro della didattica

“Fino ad ora abbiamo assistito a proclami e promesse riguardanti l’Intelligenza Artificiale. Ora, come ha concluso Manuel Mitola, cofondatore di ctcHealth, stiamo compiendo un passo significativo che non si concentra solo sulla tecnologia, ma sull’approccio educativo. La vera innovazione risiede nel fatto che AI-Learn pone al centro le esigenze umane, sia del docente che dello studente, diventando uno strumento prezioso per l’insegnamento.”

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