Questa mattina, 10 gennaio 2025, un tragico attacco aereo ha colpito la città di Kramatorsk, situata nella regione orientale dell’Ucraina, precisamente nel Donetsk. L’evento ha portato alla morte di un bambino di appena 10 anni e ha causato ferite a cinque altre persone. La notizia è stata confermata da Oleksandr Honcharenko, il capo dell’amministrazione militare locale, attraverso un comunicato riportato da Rbc-Ucraina.
Dettagli dell’attacco a Kramatorsk
Secondo quanto riferito, le forze russe hanno utilizzato una bomba aerea teleguidata, la quale ha colpito un edificio residenziale, dando origine a un incendio devastante. L’attacco è avvenuto intorno alle 7:30 ora locale, corrispondente alle 6:30 in Italia. Honcharenko ha comunicato che, al momento dell’incidente, è stata confermata la morte di un bambino nato nel 2015. Le autorità locali hanno immediatamente attivato i servizi di emergenza, e le cinque persone ferite sono state trasportate in ospedale per ricevere le necessarie cure mediche.
Reazioni e conseguenze
L’episodio ha suscitato indignazione e preoccupazione tra la popolazione locale e le autorità ucraine. L’uso di armi aeree contro obiettivi civili viene condannato a livello internazionale, e questo attacco non fa eccezione. La comunità di Kramatorsk, già segnata da precedenti conflitti, si trova ora ad affrontare un’altra tragedia. Le forze di sicurezza stanno indagando sull’incidente per raccogliere ulteriori prove e testimonianze, mentre la popolazione è invitata a rimanere vigile e a segnalare eventuali attività sospette.
Il governo ucraino ha espresso la sua solidarietà alle famiglie delle vittime e ha ribadito la necessità di proteggere i civili in un contesto di conflitto. Le autorità stanno lavorando per garantire che i feriti ricevano le migliori cure possibili, mentre la comunità internazionale monitora attentamente la situazione.
L’attacco di oggi rappresenta un’ulteriore escalation della violenza nella regione, dove le tensioni tra le forze russe e ucraine continuano a crescere. La speranza di una risoluzione pacifica sembra allontanarsi, mentre la popolazione civile paga il prezzo più alto in questa conflittualità.