Evasione dal carcere di Bolzano: due detenuti fuggono, uno è stato rintracciato

Due detenuti fuggono dalla Casa Circondariale di Bolzano: uno rintracciato a Merano, ricerche in corso per il secondo evaso. Richiesta di potenziamento della sicurezza penitenziaria.

Due detenuti, un cittadino marocchino di 30 anni e un cittadino tunisino di 19 anni, sono riusciti a fuggire nel pomeriggio del 5 marzo 2025 dalla Casa Circondariale di Bolzano. Durante l’ora d’aria, i due hanno approfittato di un’impalcatura presente nei dintorni per scavalcare la recinzione. La fuga è stata facilitata dalla mancanza di sorveglianza sul muro di cinta, che, a causa di carenze organiche, non era presidiato. La notizia è stata confermata da Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria.

Scoperta della fuga e attivazione delle ricerche

Alle ore 16.00, è scattato l’allarme per la fuga dei due detenuti. Le ricerche sono immediatamente iniziate, coinvolgendo non solo la Polizia Penitenziaria, ma anche altre forze dell’ordine. De Fazio ha sottolineato l’importanza di un intervento tempestivo per cercare di riportare in carcere i fuggitivi. Le operazioni si sono concentrate nelle aree circostanti la struttura penitenziaria, con pattuglie che hanno setacciato il territorio alla ricerca di indizi o segnalazioni.

Esito delle ricerche

Nella serata dello stesso giorno, il detenuto di origine marocchina è stato rintracciato e bloccato a Merano dalla Polizia di Stato. Tuttavia, le ricerche del secondo evaso, il cittadino tunisino, continuano a essere infruttuose. Le autorità stanno monitorando diverse zone e utilizzando tutti i mezzi a disposizione per localizzarlo. De Fazio ha espresso preoccupazione per la situazione e ha richiesto un potenziamento della sicurezza all’interno delle strutture penitenziarie, affinché episodi simili non si verifichino in futuro.

La fuga di detenuti rappresenta un tema delicato, che solleva interrogativi sulla gestione della sicurezza nelle carceri italiane. Le autorità competenti sono chiamate a riflettere su possibili misure preventive per evitare che simili eventi possano ripetersi, garantendo così la sicurezza sia dei detenuti che della comunità circostante.

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