Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato, dopo un’intensa riunione durata dieci ore, la proposta del primo ministro Benyamin Netanyahu di prendere il controllo di Gaza City. La notizia è stata riportata da un alto funzionario a Channel 12. Sin dall’inizio del conflitto, le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno evitato di entrare in gran parte dell’area urbana. L’operazione, che si prevede sarà complessa, richiederà l’evacuazione della zona attualmente abitata da circa un milione di persone.
Approvazione della strategia per Gaza
Il gabinetto politico e di sicurezza ha dato il via libera alla strategia proposta dal primo ministro, mirata alla sconfitta di Hamas. Le IDF si stanno preparando a prendere il controllo della città di Gaza, garantendo nel contempo assistenza umanitaria alla popolazione civile che si trova al di fuori delle aree di combattimento. La decisione è stata supportata dalla maggioranza dei ministri, i quali hanno ritenuto che il piano alternativo presentato non avrebbe portato né alla sconfitta di Hamas né al ritorno degli ostaggi. L’ufficio del premier Netanyahu ha comunicato ufficialmente questo esito.
Principi per la fine del conflitto
Al termine della riunione, il gabinetto di sicurezza ha adottato, con una larga maggioranza, cinque principi fondamentali per porre fine alla guerra. Questi includono il disarmo dell’arsenale di Hamas, il ritorno di tutti gli ostaggi, sia vivi che deceduti, la smilitarizzazione della Striscia di Gaza, il controllo della sicurezza da parte di Israele nella regione e la creazione di un’amministrazione civile alternativa, che non sia né Hamas né l’Autorità Palestinese. Questi principi rappresentano un tentativo di stabilire un nuovo ordine dopo il conflitto.
Preparativi e obiettivi dell’operazione
Un alto funzionario israeliano ha sottolineato che l’operazione che le IDF stanno preparando riguarderà esclusivamente Gaza City. L’obiettivo principale è evacuare tutti i residenti della città verso campi profughi centrali e altre aree entro il 7 ottobre 2025, data che segna il secondo anniversario del massacro di Hamas nel sud di Israele. Durante questa fase, verrà imposto un assedio ai terroristi rimasti nella zona, mentre l’esercito israeliano manovrerà all’interno della città. Channel 12 ha riportato che sia il premier Netanyahu che il ministro della Difesa, Israel Katz, sono stati autorizzati ad approvare il piano operativo finale delle IDF.
Contrarietà del capo di stato maggiore
Durante la riunione, il capo di stato maggiore, Eyal Zamir, ha espresso forti riserve riguardo al piano. Ha messo in evidenza che non esiste una risposta umanitaria adeguata per il milione di persone che saranno trasferite a Gaza, sottolineando la complessità della situazione. Zamir ha proposto di rimuovere l’obiettivo del ritorno degli ostaggi dall’elenco delle priorità della guerra, suggerendo che le difficoltà logistiche e umanitarie potrebbero rendere impraticabile tale obiettivo.