Il presidente della Colombia, Gustavo Petro, ha rilasciato oggi una dichiarazione significativa su X riguardo alla collaborazione con il Venezuela nella lotta contro il narcotraffico. Petro ha chiarito che il suo omologo venezuelano, Nicolás Maduro, non ha proposto un’alleanza militare, ma piuttosto un coordinamento delle forze per affrontare il problema del narcotraffico nella zona di confine tra i due paesi. Secondo Petro, questa iniziativa rappresenta una misura vantaggiosa per entrambe le nazioni e ha già mostrato risultati positivi.
Collaborazione tra Colombia e Venezuela
Nel corso di un’intervista trasmessa ieri sul canale statale Venezolana de Televisión, Maduro aveva sottolineato l’importanza di unire le risorse economiche, istituzionali, politiche e militari della Colombia e del Venezuela. L’incontro si è focalizzato sulla Zona n. 1, un’area binazionale definita nel memorandum d’intesa firmato tra Bogotá e Caracas due settimane fa. Maduro ha espresso l’intenzione di liberare questa regione dalla violenza, trasformandola in un simbolo di fratellanza, unione e pace tra i due paesi.
Strategie di intelligence contro il narcotraffico
Tuttavia, il presidente Petro ha specificato che la sua priorità è quella di coordinare le attività di intelligence per combattere il narcotraffico, coinvolgendo non solo gli Stati Uniti e l’Europa, ma anche l’America Latina, i Caraibi, la Cina e il mondo arabo. Questo approccio mira a creare una rete globale di cooperazione per affrontare in modo più efficace il fenomeno del narcotraffico.
Posizione del ministro della Difesa
Il ministro della Difesa colombiano, Pedro Sánchez, ha commentato la situazione, affermando che non è possibile anticipare scenari ipotetici. Ha ricordato che l’obiettivo primario delle forze armate colombiane è garantire la sovranità del territorio nazionale e utilizzare tutte le risorse militari necessarie per neutralizzare le minacce che incombono sui cittadini colombiani, sempre mantenendo un dialogo costruttivo con la comunità internazionale.