Petro sfida la Banca centrale colombiana, provocando danni all’economia

La Banca Centrale della Colombia mantiene il tasso di interesse al 9,25%, suscitando malcontento nel presidente Gustavo Petro e disaccordo nel ministro delle Finanze Germán Ávila.

Il consiglio di amministrazione della Banca Centrale della Colombia ha deciso di mantenere il tasso di interesse di base al 9,25%. L’annuncio è stato effettuato nel pomeriggio di oggi, 15 marzo 2025, dal direttore generale della Banca, Leonardo Villar, secondo quanto riportato dal quotidiano El Tiempo.

Reazioni del presidente colombiano

Subito dopo la comunicazione, il presidente colombiano Gustavo Petro ha espresso il suo malcontento attraverso il suo profilo ufficiale su X, affermando: “È evidente che la Banca della Repubblica sta tentando di distruggere l’economia colombiana, poiché sta scommettendo in modo irresponsabile in vista delle prossime elezioni presidenziali, che si svolgeranno l’anno prossimo”.

Voto del consiglio di amministrazione

La decisione del consiglio non ha trovato consenso unanime. Infatti, quattro membri hanno votato per mantenere il tasso invariato, mentre due hanno proposto una riduzione di 50 punti base e uno ha suggerito un abbassamento di 25 punti base.

Opinione del ministro delle Finanze

Il ministro delle Finanze, Germán Ávila, ha manifestato il suo “disaccordo e disagio” riguardo alla scelta del consiglio, evidenziando che la proposta del governo era quella di abbassare il tasso di interesse per affrontare la situazione economica attuale. Ávila ha sottolineato la necessità di una riduzione alla luce della “significativa diminuzione dell’inflazione” e delle previsioni che indicano un possibile raggiungimento del 4,5% entro la fine del 2025.

Impatto sulle prospettive economiche

La situazione economica della Colombia continua a essere al centro del dibattito politico e finanziario, con le scelte della Banca Centrale che influenzano in modo significativo le prospettive economiche del Paese.

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