Il sindaco di Rio de Janeiro, Eduardo Paes, ha annunciato oggi, durante la Rio Innovation Week, un accordo significativo con due colossi tecnologici statunitensi, Oracle e Nvidia, per il progetto denominato ‘Rio AI City’. L’iniziativa mira a posizionare la metropoli carioca come leader nella rivoluzione dell’intelligenza artificiale, non solo cercando di allinearsi alle innovazioni globali, ma aspirando a guidarle.
Dettagli dell’accordo
L’accordo, come spiegato da Paes, ha l’obiettivo di sviluppare una delle più imponenti infrastrutture di intelligenza artificiale a livello mondiale, con una capacità di calcolo di 3 gigawatt, interamente alimentata da energia pulita. Questo progetto non solo rappresenta un passo avanti per la tecnologia in Brasile, ma si propone anche di promuovere la sostenibilità ambientale attraverso l’uso di fonti rinnovabili. Il CEO di Elea Data Centers, Alessandro Lombardi, un imprenditore italiano e partner strategico del progetto, ha espresso entusiasmo per l’intesa, sottolineando l’importanza di Rio de Janeiro come potenziale hub globale per l’innovazione tecnologica.
Impatto sul settore tecnologico
Lombardi ha evidenziato che questo accordo non solo favorirà l’implementazione di un datacenter sostenibile, ma contribuirà anche a creare un ecosistema inclusivo. “È un grande giorno per Elea”, ha affermato, evidenziando come il progetto rappresenti un investimento significativo nel futuro tecnologico della città. La creazione di un’infrastruttura di questo tipo potrebbe attrarre ulteriori investimenti e talenti, posizionando Rio de Janeiro come un punto di riferimento nel panorama tecnologico globale.
La questione della sovranità dei dati
Un aspetto cruciale sollevato da Lombardi riguarda la sovranità dei dati, un tema di crescente rilevanza nel contesto geopolitico attuale. Attualmente, il 60% dei dati brasiliani è gestito negli Stati Uniti, il che solleva preoccupazioni riguardo alla sicurezza e al controllo delle informazioni. La realizzazione del progetto ‘Rio AI City’ potrebbe rappresentare un passo verso una maggiore indipendenza digitale per il Brasile, garantendo che i dati rimangano all’interno del paese e contribuiscano alla crescita della sua economia digitale.
L’iniziativa di Rio de Janeiro si preannuncia come un punto di svolta significativo, non solo per la città, ma per l’intero paese, nel contesto della trasformazione digitale e dell’adozione delle tecnologie emergenti.