Ritorna Non essere cattivo: l’eredità di Caligari tra passione e integrità

Ottobre 19, 2025 ·

Alessandro Borghi ha condiviso un ricordo significativo durante la Festa del Cinema di Roma, sottolineando l’impatto che Claudio Caligari ha avuto sulla sua carriera. “Se non avessi incontrato Claudio Caligari, il mio percorso non sarebbe stato assolutamente quello che ho realizzato. Mi ha insegnato l’importanza del cinema e del rispetto della propria identità“, ha affermato l’attore, che ha partecipato all’evento insieme a Luca Marinelli, Silvia D’Amico, Roberta Mattei e Valerio Mastandrea. Tutti insieme hanno ricordato il film “Non essere cattivo“, opera postuma di Caligari, scomparso nel 2015 a soli 67 anni, subito dopo le riprese.

Il ritorno di un film iconico

A dieci anni dalla sua uscita, il film torna sul grande schermo, presentato nella retrospettiva dedicata al regista piemontese e in programma dal 27 al 29 ottobre come un’uscita evento. Valerio Mastandrea, che ha collaborato con Caligari sin dal 1997 per “L’odore della notte“, ha contribuito alla produzione di “Non essere cattivo“, supportando il regista malato in tutte le fasi del progetto. “Claudio era una persona che ha insegnato tanto a tutti noi, viveva per la sua passione. Tuttavia, le sue fragilità lo hanno ostacolato nel perseguire il suo sogno cinematografico. Ha pagato il prezzo della sua autonomia”, ha spiegato Mastandrea, evidenziando anche la dolcezza e la sensibilità del regista.

Un cinema accessibile a tutti

La visione di Caligari era quella di realizzare un cinema accessibile a tutti. Roberta Mattei ha raccontato che incontrarlo all’inizio della sua carriera le ha fornito una direzione chiara su come affrontare il mestiere di attore. “È difficile ritrovare un’universalità come la sua; non si poneva mai al di sopra degli altri, un atteggiamento raro in un settore spesso dominato dalla vanità”, ha dichiarato. Silvia D’Amico ha aggiunto che lavorare con Caligari ha rappresentato un confronto con la realtà, dove non sempre è possibile scegliere progetti caratterizzati da quel rigore. “La sua lezione dovrebbe guidare chi sogna di fare cinema“, ha affermato.

Il lascito di un maestro

Luca Marinelli ha ricordato come nel 2015 vi fosse anche “Lo chiamavano Jeeg Robot“, un altro progetto che faticava a trovare un produttore. “Entrambi i film mi hanno insegnato l’importanza del coraggio e da Claudio ho appreso un rispetto profondo per il pubblico, spesso sottovalutato”, ha concluso l’attore. La celebrazione della figura di Caligari e il suo lascito continuano a ispirare le nuove generazioni di cineasti e attori, rendendo omaggio a un maestro che ha segnato il panorama cinematografico italiano.