Il 21 luglio 2025 rappresenterà una data cruciale nei rapporti commerciali tra Stati Uniti e Canada, con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il primo ministro canadese, Mark Carney, che hanno deciso di riprendere i negoziati per raggiungere un accordo sui dazi. L’annuncio è stato fatto dal ministro delle Finanze canadese, François-Philippe Champagne, il quale ha comunicato anche la revoca della tassa sui servizi digitali (DST) che gravava sulle aziende statunitensi.
Commenti dalla Casa Bianca
La Casa Bianca non ha rilasciato commenti immediati riguardo a questa decisione. Tuttavia, il presidente Trump aveva dichiarato venerdì scorso di aver interrotto i colloqui commerciali con il Canada riguardo alla tassa, avvertendo che Ottawa riceverà a breve informazioni su una nuova aliquota tariffaria applicabile ai beni canadesi, prevista per essere comunicata entro una settimana.
Dettagli sulla tassa sui servizi digitali
La tassa sui servizi digitali era stata introdotta nel 2024 e si stimava potesse generare introiti per circa 5,9 miliardi di dollari canadesi (circa 4,2 miliardi di dollari statunitensi) in un arco di cinque anni. Nonostante la sua introduzione, la Computer & Communications Industry Association aveva avvertito che le aziende statunitensi rischiavano di affrontare costi multimiliardari in Canada entro il 30 giugno.
Applicazione della tassa
Questa tassa, fissata al 3%, si applica a grandi multinazionali come Alphabet, Amazon e Meta, le quali offrono servizi digitali ai cittadini canadesi. In precedenza, Washington aveva richiesto colloqui per risolvere le controversie legate a questa questione.
Regime tariffario del Canada
Il Canada, pur essendo stato esentato da alcuni dei pesanti dazi imposti da Trump ad altri Paesi, si trova comunque a dover affrontare un regime tariffario separato. Dalla sua rielezione alla Casa Bianca a gennaio, Trump ha imposto severi dazi sulle importazioni di acciaio, alluminio e automobili, settori in cui il Canada è il principale fornitore per gli Stati Uniti.