La Francia ha convocato l’ambasciatrice italiana a Parigi, Emanuela D’Alessandro, in risposta ai “commenti inaccettabili” espressi da Matteo Salvini nei confronti di Emmanuel Macron. La convocazione è avvenuta il 27 marzo 2025, presso il Quai d’Orsay, sede del Ministero degli Esteri francese, poche ore dopo che il leader della Lega, durante una dichiarazione a Milano, aveva invitato Macron a recarsi in Ucraina per sostenere l’invio di truppe.
Intervento di salvini e reazioni diplomatiche
Nel suo intervento, Salvini ha utilizzato un dialetto milanese per esortare Macron a “taches al tram”, un modo per suggerire che il presidente francese dovrebbe andare di persona in Ucraina con l’equipaggiamento militare necessario, commentando l’ipotesi di un intervento francese sul terreno. La frase, pronunciata mentre visitava via Bolla, ha sollevato un’ondata di indignazione a livello diplomatico.
Critiche e lodi nella politica internazionale
Il leader leghista ha anche lodato la politica di Donald Trump, affermando che, nonostante i suoi modi bruschi, il presidente americano stia ottenendo risultati dove altri hanno fallito. Al contrario, ha criticato le “macronate”, riferendosi a proposte di creazione di eserciti e debiti comuni in Europa per l’acquisto di armi. Secondo quanto riportato da fonti della France Press, Parigi ha sottolineato che tali commenti danneggiano il clima di fiducia e le relazioni storiche tra Italia e Francia, specialmente in un momento in cui i due Paesi stanno collaborando strettamente nel sostenere l’Ucraina.
Urgente convocazione dell’ambasciatrice
La convocazione dell’ambasciatrice è stata vista come urgente, probabilmente a causa della lunga serie di attacchi verbali di Salvini contro Macron, che è stato ripetutamente etichettato come “guerrafondaio” e “bombarolo”. Durante il suo intervento del 27 marzo, Salvini ha ribadito la sua posizione contraria all’invio di truppe italiane in Ucraina, sottolineando che tali affermazioni provenivano dal suo ruolo di vicepresidente del Consiglio e segretario della Lega.
Tensioni storiche tra salvini e macron
La tensione tra i due politici non è nuova. Già nel marzo 2025, Salvini aveva attaccato Macron in merito all’idea di un esercito europeo, affermando che non ci sarà mai un esercito controllato da “quel matto di Macron che parla di guerra nucleare”. Secondo Salvini, Macron avrebbe una necessità disperata di giustificare il suo mandato, ma non a spese dell’Italia.
Termini forti e deterioramento delle relazioni
In diverse occasioni, il leader leghista ha utilizzato termini forti per descrivere Macron, definendolo “ipocrita”, “chiacchierone” e “criminale”. L’escalation di tensioni è iniziata a giugno 2024, quando Salvini ha invitato Macron a “mettersi l’elmetto e andare a combattere”. La situazione attuale evidenzia un deterioramento significativo delle relazioni tra i due leader e tra i rispettivi Paesi.