Parisi: l’Iran ha il diritto di utilizzare il nucleare per scopi pacifici

Giorgio Parisi discute l’energia nucleare e la diplomazia scientifica per la pace, criticando il riarmo europeo e sottolineando i diritti sovrani delle nazioni.

Giorgio Parisi, Premio Nobel per la Fisica, ha recentemente espresso le sue opinioni sull’uso dell’energia nucleare durante un webinar organizzato da Scienza in Rete, intitolato ‘L’atomica, la scienza, la pace’. L’evento si è svolto il 15 marzo 2025, e ha visto la partecipazione di esperti del settore che hanno discusso l’importanza della diplomazia scientifica nel promuovere la pace.

Il ruolo della scienza nella diplomazia

Parisi ha sottolineato che ogni nazione ha il diritto di sviluppare l’uso dell’energia nucleare per scopi pacifici, inclusa la possibilità di arricchire l’uranio entro certi limiti. Ha criticato la richiesta rivolta all’Iran di non arricchire l’uranio in alcun modo, definendola una violazione dei diritti garantiti al paese. Secondo il fisico, tali misure non solo sono ingiuste, ma rischiano di compromettere i diritti sovrani degli stati.

Critiche al piano di riarmo europeo

Durante il suo intervento, Parisi ha evidenziato come la scienza, e in particolare la diplomazia degli scienziati, abbia avuto un impatto significativo nella costruzione della pace post Seconda Guerra Mondiale. Ha ricordato come, in un periodo di tensioni internazionali, gli scienziati siano riusciti a stabilire canali di comunicazione che hanno facilitato la creazione di accordi cruciali, come il trattato di non proliferazione nucleare del 1968. Parisi ha affermato che oggi sia fondamentale proseguire su questa strada, poiché la storia ha dimostrato che le crisi, come quella dei missili di Cuba nel 1963, possono fungere da catalizzatori per il cambiamento nei rapporti tra le nazioni.

In merito al piano di riarmo europeo, Parisi ha espresso una posizione netta, dichiarandosi assolutamente contrario a questo progetto di riarmo non nucleare. Ha osservato che, nonostante i tre anni di conflitto, la Russia non è riuscita a ottenere significativi progressi in Ucraina, avanzando lentamente e sostenendo costi elevati. Secondo il Nobel, la Russia non rappresenta una minaccia immediata per l’Europa, considerando che il suo Pil è paragonabile a quello dell’Italia. Pertanto, Parisi ha messo in discussione la necessità di un riarmo in queste circostanze, suggerendo che le risorse potrebbero essere impiegate in modo più produttivo.

L’intervento di Giorgio Parisi ha offerto spunti di riflessione importanti sulla questione dell’energia nucleare e sul ruolo della scienza nella promozione della pace, evidenziando la necessità di un approccio più equilibrato e giusto nelle relazioni internazionali.

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