La polizia cilena ha effettuato l’arresto di Alberto Juan Fernández Michell, ex tenente dei Carabineros, condannato all’ergastolo dalla Corte Suprema del Cile nel marzo 2024. Questa condanna è il risultato della sua responsabilità nell’esecuzione di 19 lavoratori durante i primi giorni della dittatura di Augusto Pinochet. L’operazione di arresto è stata resa nota da Infobae e si è svolta ieri, 3 gennaio 2025, nei pressi di un ospedale della città di Iquique, a 1.760 km a nord di Santiago, capitale del paese.
Dettagli sull’arresto e la condanna
Dopo un lungo periodo di oltre 14 mesi in fuga, Fernández Michell è stato trasferito nel carcere di Alto Hospicio, dove dovrà scontare la pena dell’ergastolo. La sua condanna deriva da un crimine avvenuto la notte del 17 settembre 1973, quando, nel Fundo San Juan, situato nel comune di Yumbel nella regione del Biobío, furono perpetrati omicidi qualificati. Le vittime, detenute illegalmente, furono giustiziate in quello che è stato definito il crimine noto come la “strage di Laja-San Rosendo“.
Impatto della sentenza e ricerca della giustizia
La sentenza ha accertato la diretta partecipazione di Fernández Michell a questi omicidi, evidenziando il suo ruolo attivo in un contesto di repressione sistematica e in coordinamento con altri agenti statali. La giustizia cilena continua a perseguire i responsabili delle violazioni dei diritti umani avvenute durante il regime di Pinochet, dimostrando un impegno costante nel fare luce su questi eventi tragici della storia del paese.