I nuovi avanzati sistemi di osservazione del Sardinia Radio Telescope, frutto di un’innovativa collaborazione tra l’Università Sapienza di Roma e l’Istituto Nazionale di Astrofisica, sono ora operativi. Il dispositivo, denominato Mistral, è stato installato nel maggio 2023 al centro della grande parabola di 64 metri di diametro. Questo strumento ha recentemente completato le sue prime osservazioni nelle lunghezze d’onda millimetriche, fornendo immagini dettagliate della nebulosa di Orione, del buco nero supermassiccio nella galassia M87 e dei resti della supernova Cassiopea A. Con questo, si è conclusa la prima fase di test tecnici e si avvia ora una nuova fase dedicata alla validazione scientifica, che mira a testare le capacità dello strumento su sorgenti sempre più deboli.
Isabella Pagano, direttrice scientifica dell’INAF, ha commentato il traguardo raggiunto, sottolineando l’importanza di questo passo nell’ampliamento degli orizzonti scientifici del radiotelescopio. Secondo Pagano, Mistral dimostra di essere in grado di operare con successo alle alte frequenze radio per cui è stato progettato.
Caratteristiche innovative di Mistral
Mistral rappresenta un significativo passo avanti nella tecnologia dei radiotelescopi. Questo ricevitore all’avanguardia è in grado di rilevare la radiazione proveniente da più direzioni simultaneamente, consentendo la creazione di immagini panoramiche senza la necessità di eseguire lunghe scansioni del cielo. Al suo interno, Mistral ospita un sistema di rivelazione ultra-freddo costituito da 415 rivelatori, sviluppati in sinergia con l’Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Roma. Questi rivelatori sono raffreddati a temperature estremamente basse, a pochi decimi di grado sopra lo zero assoluto, pari a -273,15 gradi Celsius.
La tecnologia di Mistral permette di affrontare una vasta gamma di osservazioni astronomiche, aprendo nuove possibilità per la ricerca nel campo dell’astrofisica. Con la sua capacità di operare a frequenze elevate, Mistral si posiziona come uno strumento fondamentale per lo studio di fenomeni cosmici complessi e per l’analisi di sorgenti radio deboli, che fino a oggi erano difficili da osservare.
Osservazioni significative tra dicembre 2024 e aprile 2025
Le osservazioni condotte da Mistral si sono concentrate su tre obiettivi principali tra dicembre 2024 e aprile 2025. Inizialmente, il radiotelescopio è stato orientato verso la nebulosa di Orione, una delle regioni di formazione stellare più vicine, situata a circa 1.350 anni luce dalla Terra. Successivamente, Mistral ha puntato la sua attenzione sulla galassia M87, nota per ospitare un buco nero supermassiccio, reso celebre dalla prima immagine diretta di un oggetto di questo tipo, ottenuta nel 2019. Infine, il radiotelescopio ha osservato la supernova Cassiopea A, una delle sorgenti radio più brillanti del cielo, contribuendo così a una comprensione più profonda delle dinamiche e della vita delle stelle.
Grazie a queste osservazioni, il Sardinia Radio Telescope si conferma come uno strumento di avanguardia nel panorama della ricerca astronomica, pronto a fornire nuove scoperte e a contribuire significativamente all’evoluzione della nostra comprensione dell’universo.