La luna Io, considerata la più vulcanicamente attiva del Sistema Solare, sta rivelando un’emissione di calore sorprendentemente elevata. Recenti studi suggeriscono che il calore generato dalla sua superficie possa essere centinaia di volte superiore alle stime precedenti. Queste scoperte sono il risultato di un’analisi approfondita condotta grazie alle osservazioni infrarosse effettuate dallo strumento Jiram, realizzato in Italia e installato sulla missione Juno della Nasa. La ricerca, guidata da Federico Tosi dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, è stata pubblicata sulla rivista Frontiers in Astronomy and Space Sciences.
Le caratteristiche della superficie di Io
Le osservazioni effettuate da Juno hanno rivelato dettagli inaspettati sulla superficie di Io. Tosi ha spiegato che la maggior parte dei vulcani presenti sulla luna non è costituita da pozze di lava uniformemente calde, ma piuttosto da laghi di lava che presentano un anello periferico molto caldo e luminoso, accompagnato da una crosta centrale più fredda e solida. Questa crosta, che si estende su una superficie molto ampia, emette una quantità di calore complessiva notevole. Tosi ha sottolineato che, considerando anche questa componente “nascosta”, il flusso termico reale di Io risulta essere fino a centinaia di volte superiore a quello calcolato in precedenza. Questo cambiamento rappresenta un importante passo avanti nella comprensione del bilancio energetico di questo satellite.
Osservazioni e future missioni
Nel corso del 2023 e del 2024, la sonda Juno ha effettuato osservazioni di Io con una precisione senza precedenti. Queste analisi ravvicinate hanno fornito dati dettagliati che non possono essere replicati dalle future missioni verso il sistema gioviano, come Juice dell’Esa e Europa Clipper della Nasa. Nonostante ciò, il monitoraggio di Io rimane cruciale. Tosi ha evidenziato che l’esperienza acquisita attraverso queste osservazioni sarà fondamentale per la progettazione di future missioni specifiche dedicate a Io, che potrebbero finalmente consentire l’osservazione diretta dei processi che alimentano il vulcanismo più intenso del Sistema Solare.
Queste scoperte non solo arricchiscono la nostra comprensione di Io, ma aprono anche nuove strade per la ricerca e l’esplorazione delle lune gioviane, evidenziando l’importanza di continuare a studiare questi mondi affascinanti.