La Cina si trova attualmente in stato di emergenza a causa dell’imminente arrivo del super tifone tropicale Ragasa, previsto per il 10 ottobre 2025. Questo fenomeno atmosferico, considerato il più potente dell’anno, colpirà in particolare la provincia meridionale del Guangdong e la regione amministrativa speciale di Hong Kong. Le autorità hanno avviato evacuazioni massicce, coinvolgendo almeno 400.000 persone, e hanno imposto numerose chiusure precauzionali. A causa dei venti da uragano, che potrebbero raggiungere picchi di 220 km/h, oltre 700 voli sono stati sospesi fino a giovedì mattina.
Preparativi e misure di emergenza a Hong Kong
Secondo le informazioni fornite dall’Osservatorio meteorologico di Hong Kong, le autorità locali si preparano ad innalzare il livello di allerta per il tifone a 8, il terzo più alto, entro il primo pomeriggio del 10 ottobre. Questa misura comporterà la chiusura della maggior parte delle attività commerciali e dei servizi di trasporto. Le autorità valuteranno anche la possibilità di emettere un’allerta ancora più alta nella serata di martedì o nelle prime ore di mercoledì, a causa di venti violenti previsti al largo e in altura, accompagnati da forti piogge. Si stima che l’innalzamento del livello del mare possa essere simile a quello registrato durante i tifoni Hato nel 2017 e Mangkhut nel 2018, eventi che causarono danni ingenti. L’Osservatorio ha avvertito che il livello dell’acqua potrebbe aumentare di 2 metri nelle zone costiere di Hong Kong, con picchi che potrebbero raggiungere 4-5 metri in alcune aree.
Impatto e risposte nelle Filippine
Il tifone Ragasa ha già attraversato le Filippine settentrionali il 9 ottobre, spingendo il presidente Ferdinand Marcos Jr. a dichiarare lo stato di massima allerta per l’agenzia nazionale di risposta alle catastrofi. Tutte le agenzie governative sono state mobilitate per garantire attività di prevenzione e soccorso. La situazione nelle Filippine è stata monitorata attentamente, con l’obiettivo di proteggere la popolazione e minimizzare i danni.
Evacuazioni e chiusure in Cina
Nel polo tecnologico di Shenzhen, le autorità hanno già evacuato circa 400.000 persone e hanno predisposto oltre 800 rifugi di emergenza per garantire la sicurezza dei cittadini. Anche le autorità di Taiwan hanno preso misure preventive, mettendo in sicurezza più di 6.000 persone nelle aree meridionali e orientali dell’isola, mentre i servizi di trasporto sono stati drasticamente limitati. In Cina, sono state disposte chiusure di scuole e attività commerciali in almeno 10 città, tra cui Chaozhou, Zhuhai, Dongguan e Foshan, colpendo anche molte fabbriche nel cuore del settore manifatturiero cinese.
La situazione rimane critica e in evoluzione, con le autorità che continuano a monitorare attentamente l’andamento del tifone Ragasa e a implementare le necessarie misure di sicurezza per proteggere la popolazione.