Il 2 dicembre 2025, il Parlamento israeliano ha respinto un disegno di legge proposto dall’opposizione, il quale mirava a sciogliere la Knesset e a convocare elezioni anticipate. Con un voto di misura, 61 membri su 120 hanno espresso la loro contrarietà alla proposta, mentre 53 hanno votato a favore in una lettura preliminare.
Proposta di legge e divisioni interne
La proposta di legge è stata presentata da tutti i partiti di opposizione, mentre all’interno della maggioranza si registrava una divisione significativa riguardo alla questione della coscrizione obbligatoria. Questo tema, che riguarda l’inclusione degli ebrei ultraortodossi nelle liste per il servizio militare, è diventato sempre più controverso, specialmente alla luce del conflitto in corso con Hamas, iniziato il 7 ottobre 2023. Negli ultimi decenni, gli ebrei ultraortodossi hanno beneficiato di un’esenzione dal servizio militare, una situazione che ha suscitato crescente malcontento tra la popolazione israeliana.
Strategie dell’opposizione
L’opposizione, con l’intento di far cadere il governo, ha cercato di unire i partiti ultraortodossi che sostengono il primo ministro Benjamin Netanyahu, i quali avevano minacciato di ritirare il loro supporto. Tuttavia, il fallimento di questa iniziativa costringe ora l’opposizione a attendere sei mesi prima di poter ripresentare una richiesta di scioglimento della Knesset.
Situazione politica attuale
La situazione politica in Israele rimane tesa, con le questioni sociali e militari che continuano a influenzare le dinamiche parlamentari e le relazioni tra i vari partiti. La prossima sfida per l’opposizione sarà quella di mantenere la coesione necessaria per affrontare nuovamente il governo, in un contesto di crescente instabilità e incertezze politiche.
