Luis Enrique, tecnico del Paris Saint-Germain, ha rilasciato dichiarazioni significative subito dopo la vittoria in Champions League, avvenuta il 31 maggio 2025. In un’intervista ai microfoni di Sky, il mister ha toccato temi personali e sportivi, rivelando il suo legame profondo con la figlia Xana, scomparsa nel 2019.
Il ricordo della figlia
Durante la conferenza post-partita, Luis Enrique ha mostrato una maglietta dedicata a sua figlia, un gesto che ha colpito profondamente i presenti. “Mia figlia è con me dal momento in cui è andata via con il corpo. Nulla cambia, non ho bisogno di una vittoria in Champions per sentire mia figlia vicina”, ha dichiarato il tecnico, evidenziando come il legame affettivo trascenda i successi sportivi. La sua affermazione ha messo in luce l’importanza dei valori familiari, anche in un contesto altamente competitivo come quello del calcio professionistico.
Gestire la pressione
Luis Enrique ha poi condiviso le sue riflessioni sulla partita, rivelando che la sua principale preoccupazione era quella di gestire la pressione che gravava su di lui e sulla squadra. “La mia preoccupazione maggiore era gestire le preoccupazioni per una città e un Paese che non aveva ancora vinto la Champions“, ha spiegato. Il tecnico ha lavorato per mantenere un clima sereno, fondamentale per poter esprimere un buon livello di gioco. “Ho cercato di abbassare la pressione per arrivare a giocare un buon calcio“, ha aggiunto, sottolineando l’importanza di un approccio mentale positivo.
Il futuro del PSG
Luis Enrique ha anche parlato del futuro della squadra, in particolare dopo l’addio di Kylian Mbappé. “Credo che la cosa più importante fosse provare a fare un nuovo percorso dopo l’addio a Mbappé e far crescere tutti gli altri giocatori che hanno fatto un balzo in avanti”, ha affermato. Dembélé, in particolare, è stato citato come un esempio di come la squadra abbia reagito positivamente ai cambiamenti. La vittoria in Champions rappresenta non solo un traguardo, ma anche un nuovo inizio per il PSG, con l’obiettivo di costruire una squadra competitiva e coesa.
Il 31 maggio 2025 rimarrà quindi un giorno memorabile non solo per il club parigino, ma anche per Luis Enrique, che ha saputo unire il suo passato personale con il presente sportivo, dimostrando che il calcio è molto più di un semplice gioco.