Media ucraini segnalano un attacco su vasta scala contro la Russia, raffineria in fiamme

Attacco con droni in Russia: incendi e esplosioni segnalati a Novokuybyshevsk e Ryazan, evidenziando l’escalation del conflitto tra Ucraina e Russia.

Nella notte tra il 15 e il 16 gennaio 2025, un significativo attacco con droni è stato riportato nel territorio russo, presumibilmente orchestrato dalle forze ucraine. Secondo quanto riferito da Ukrainska Pravda, citando fonti dai canali Telegram russi, non si registrano vittime, ma un violento incendio ha colpito una raffineria, mentre esplosioni sono state udite nei pressi di un aeroporto militare.

Incendio nella raffineria di Novokuybyshevsk

Sui social media sono emersi video che mostrano un vasto incendio, probabilmente presso la raffineria di Novokuybyshevsk, situata nella regione di Samara. Le immagini testimoniano la gravità della situazione, con colonne di fumo visibili a distanza. I droni hanno colpito anche la Jsc “Production Association “Elektropribor” nella città di Penza. Questa azienda riveste un’importanza strategica per il settore della difesa russa, essendo specializzata nella produzione di componenti per sistemi missilistici e comunicazione.

Esplosioni e difesa aerea a Ryazan

Inoltre, gli abitanti della città di Ryazan hanno segnalato forti esplosioni, probabilmente legate all’attività della difesa aerea. Testimoni oculari hanno riferito di esplosioni intense nei pressi dell’aeroporto di Diaghilev, localizzato nella regione di Ryazan. Il governatore Pavel Malkov ha confermato che i sistemi di difesa aerea e di guerra elettronica hanno abbattuto un droni sul territorio della regione. Anche le regioni di Lipetsk e Voronezh hanno riportato attacchi con droni e attività di difesa aerea, suggerendo un’ampia operazione da parte delle forze ucraine.

L’evento segna un ulteriore escalation nel conflitto tra Ucraina e Russia, evidenziando l’uso crescente di droni come strumento di attacco. Le autorità russe stanno monitorando la situazione, mentre le forze ucraine continuano a portare avanti le loro operazioni. La situazione rimane tesa e in evoluzione, con possibili conseguenze sulle dinamiche di sicurezza nella regione.

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