La Polizia di Torino ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un medico di 40 anni, accusato di produzione di contenuti multimediali attraverso lo sfruttamento di minori e di detenzione di un ingente quantitativo di materiale pedopornografico scaricato dalla rete. L’arresto è avvenuto il 15 gennaio 2025, al termine di un’indagine condotta dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (Cncpo), in collaborazione con il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Torino.
L’indagine sul medico
L’indagine, che ha avuto una durata di oltre due anni, ha permesso di ricostruire le attività illecite del medico, il quale ha operato per ben 12 anni all’interno di comunità pedofile attive nel Dark Web. Qui, il professionista si è rivelato particolarmente attivo, utilizzando pseudonimi che, grazie a un lavoro investigativo approfondito, sono stati associati alla sua identità reale.
Perquisizioni e scoperte
Per avviare le perquisizioni, gli inquirenti hanno ottenuto un decreto di perquisizione da parte dell’Autorità Giudiziaria di Roma, che ha autorizzato controlli su locali, dispositivi informatici e sul personale del medico. L’analisi dei dispositivi sequestrati ha rivelato la partecipazione dell’indagato a comunità illecite nel web sommerso, nonché la produzione di materiale in chat con minorenni, con i quali intratteneva rapporti e incontri. È emerso che il quarantenne, nel tempo libero, praticava sport a stretto contatto con adolescenti e aveva instaurato relazioni con altri individui interessati allo scambio di materiale pedopornografico, sia nel Dark Web che in ambienti di chat peer to peer.
Contatti e collaborazioni illecite
Tra i contatti del medico figurava anche un sacerdote della provincia di Brescia, arrestato a maggio 2024 dagli investigatori della Polizia Postale. Il sacerdote e il medico avevano progettato la creazione di un gruppo a sfondo pedopornografico esclusivamente italiano, evidenziando l’ampiezza della rete di contatti e collaborazioni illecite. Le indagini continuano, con l’obiettivo di svelare ulteriori dettagli su questa inquietante vicenda e di identificare altri possibili complici.