Musk lancia il suo America Party e sfida Trump: Nasa e Pentagono cercano alternative a SpaceX

La NASA e il Pentagono cercano alternative a SpaceX a causa delle tensioni tra Elon Musk e Donald Trump, con ripercussioni sui contratti governativi e sul futuro delle aziende di Musk.

Nel 2025, la NASA e il Pentagono stanno intensificando gli sforzi per trovare alternative a SpaceX, l’azienda di Elon Musk, a seguito di tensioni crescenti con l’ex presidente Donald Trump. Secondo quanto riportato dal Washington Post, le due istituzioni americane sarebbero preoccupate per le recenti dichiarazioni di Musk riguardo alla sua navetta spaziale Dragon, utilizzata per i collegamenti con la Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Sebbene Musk abbia successivamente ritrattato le sue affermazioni, il clima di incertezza permane.

Il conflitto tra Trump e Musk

La controversia tra Donald Trump e Elon Musk continua a infiammarsi. Il presidente degli Stati Uniti e il magnate tech si scambiano attacchi e minacce che preoccupano non solo i repubblicani, ma anche l’opinione pubblica. Recentemente, Musk ha rimosso un post in cui accusava Trump di avere legami con Jeffrey Epstein, un finanziere coinvolto in scandali di pedofilia. Questa azione ha fatto poco per placare le tensioni tra i due.

In un post sul suo social media, Musk ha lanciato una nuova provocazione, suggerendo la creazione di un nuovo partito politico che rappresenti l’80% della popolazione americana. Con il nome proposto “America Party“, il miliardario ha pubblicato i risultati di un sondaggio condotto su X, che ha raccolto circa sei milioni di voti. Sebbene non possa candidarsi alla presidenza, essendo nato in Sudafrica, Musk sembra voler esercitare una pressione significativa su Trump e i suoi sostenitori. Con la sua capacità finanziaria, Musk ha già investito quasi 300 milioni di dollari nella campagna di Trump, e potrebbe facilmente sostenere un candidato avversario. In risposta, Trump ha minacciato ritorsioni nel caso in cui Musk decidesse di finanziare i suoi oppositori, avvertendo che “se lo facesse, pagherebbe conseguenze gravi”.

Le ripercussioni sui contratti governativi

Nel contesto di queste tensioni, Trump ha annunciato l’intenzione di rivedere i contratti tra l’amministrazione americana e le aziende di Musk. Durante un’intervista con i giornalisti a bordo dell’Air Force One, ha dichiarato: “Riesamineremo tutto, sono un sacco di soldi”. Questa affermazione sottolinea l’importanza economica dei contratti in questione, che ammontano a miliardi di dollari. Tuttavia, Musk ha dimostrato di avere un ruolo cruciale per il governo, rendendo difficile una sua esclusione.

Trump ha anche commentato le indagini in corso sulle aziende di Musk, affermando di non essere a conoscenza delle problematiche legali che le riguardano. Secondo il New York Times, ci sono oltre 32 indagini avviate da almeno 11 agenzie federali, che includono multe da parte della Federal Aviation Administration per violazioni di sicurezza e una causa della Securities and Exchange Commission. Quest’ultima potrebbe costringere Musk a pagare fino a 150 milioni di dollari per violazioni della legge sui titoli azionari. Inoltre, il National Labor Relations Board ha avviato 24 indagini sulle sue aziende.

Il futuro del Doge e i rapporti tra Trump e Musk

Riguardo al Doge, un dipartimento creato per gestire le attività di Musk, Trump ha affermato che la sua amministrazione sta assumendo il controllo, pur mantenendo alcuni collaboratori del miliardario. “Il lavoro del Doge non è finito, abbiamo risparmiato centinaia di migliaia di dollari”, ha dichiarato. Tuttavia, Trump ha chiarito che non ha intenzione di ricucire i rapporti con Musk, affermando: “Direi che i nostri rapporti sono finiti”. La situazione attuale evidenzia un conflitto che potrebbe avere ripercussioni significative sia per le aziende di Musk che per le relazioni tra il settore privato e il governo.

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