Napoli: la procura autorizza il rilascio delle salme degli operai deceduti

La Procura di Napoli autorizza il rilascio delle salme di tre operai deceduti in un incidente sul lavoro avvenuto il 19 dicembre 2025, indagini in corso.

La Procura della Repubblica di Napoli, sotto la direzione del pubblico ministero Stella Castaldo e del procuratore Antonio Ricci, ha dato il via libera al rilascio delle salme di tre operai deceduti in un tragico incidente avvenuto il 19 dicembre 2025. Le vittime sono Vincenzo Del Grosso, 54 anni, originario di Napoli, Ciro Pierro, 62 anni, di Calvizzano, e Luigi Romano, 67 anni, di Arzano.

Dettagli sull’incidente

Il 20 dicembre, sono stati effettuati gli esami autoptici richiesti nell’ambito dell’inchiesta per omicidio colposo plurimo. Questo procedimento è fondamentale per fare luce sull’incidente che ha avuto luogo nel Rione Alto, dove i tre lavoratori sono morti dopo essere precipitati da un’altezza di circa venti metri. La causa della caduta è stata attribuita al cedimento della parte superiore del montacarichi utilizzato per trasportarli sul lastrico solare.

Possibili esequie

Le esequie potrebbero svolgersi già nella giornata di oggi, a condizione che le famiglie delle vittime decidano di procedere in tal senso.

Indagini in corso

Nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal procuratore Nicola Gratteri, risultano indagate quattro persone. Tra queste figurano gli imprenditori Vincenzo Pietroluongo e Carlo Napolitano, insieme a Luca Luciani e Gianluca Di Franco, rispettivamente l’amministratore del condominio in cui si stavano svolgendo i lavori e il responsabile della sicurezza del cantiere.

Scelte legali

Gli avvocati Mauro Zollo e Giovanni Fusco, legali degli indagati, hanno optato per non nominare un consulente per gli esami irripetibili, contrariamente a quanto fatto dall’avvocato Daniele Cacciapuoti, che rappresenta la famiglia Pierro e ha scelto di farlo.

Perizia tecnica

Inoltre, i legali degli indagati hanno annunciato l’intenzione di nominare esperti per la perizia tecnica sull’impianto, un passaggio cruciale per determinare le cause del grave incidente che ha portato alla morte dei tre manovali, tutti impegnati nel lavoro senza l’uso di imbragature di sicurezza.

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