Una recente scoperta nel campo della **cosmologia** ha messo in discussione le nozioni tradizionali riguardanti la nascita dell’**universo**. Un team di **ricercatori** guidato da **Enrique Gaztanaga** dell’**Università di Portsmouth**, nel **Regno Unito**, ha pubblicato uno studio sulla rivista Physical Review D nel 2025, proponendo una nuova teoria cosmologica che suggerisce che il Big Bang non rappresenti l’inizio di tutto, ma piuttosto il risultato di un collasso gravitazionale che ha generato un grande buco nero. Questo modello innovativo, sviluppato attraverso rigorose analisi matematiche, cerca di spiegare la struttura dell’universo senza ricorrere a concetti complessi come l’energia oscura.
Il modello cosmologico standard e le sue lacune
Il modello cosmologico standard, che si basa sull’idea del Big Bang, ha fornito importanti spiegazioni riguardo alla struttura e all’evoluzione dell’**universo**. Tuttavia, presenta diverse problematiche irrisolte. Secondo questo modello, prima della formazione dell’**universo**, tutta la materia sarebbe stata concentrata in una singolarità, un punto di densità infinita dove le leggi fisiche smettono di funzionare. Per affrontare la struttura su larga scala dell’**universo**, il modello introduce la inflazione cosmica, una fase di rapida espansione dell’**universo** primordiale, attribuendola a un campo sconosciuto con caratteristiche peculiari. Inoltre, per giustificare l’espansione accelerata attualmente osservata, fa riferimento a un’altra entità misteriosa, l’energia oscura, mai osservata direttamente.
Il nuovo modello e le sue implicazioni
La proposta avanzata dal team di **Gaztanaga** offre una visione alternativa: invece di partire da un **universo** in espansione, il modello esamina cosa accade quando una massa eccessivamente densa collassa sotto l’influenza della gravità, simile al processo che porta alla formazione di un buco nero. Attraverso un approccio matematico, il modello illustra come una nube di materia in fase di collasso possa raggiungere uno stato di alta densità che non necessariamente culmina in una singolarità. Invece, il processo si arresta e genera un rimbalzo verso l’esterno, dando inizio a una nuova fase di espansione. Questo rimbalzo avviene nel contesto della relatività generale, integrando anche i principi della meccanica quantistica.
Previsioni e verifiche future
Il modello emergente propone un universo sorprendentemente simile al nostro, capace di spiegare la rapida fase di espansione cosmica e l’accelerazione attuale, attribuendo tutto ciò alla fisica del rimbalzo piuttosto che a fattori esterni come l’energia oscura. Tra i punti di forza di questa nuova teoria vi è la capacità di formulare previsioni verificabili nel futuro. Una delle ipotesi avanzate è che l’**universo** possa presentare una leggera curvatura, un aspetto che potrebbe essere esplorato attraverso osservazioni con il telescopio spaziale Euclid, lanciato nel luglio 2023 dall’**Agenzia Spaziale Europea**. Questa ricerca potrebbe fornire ulteriori indizi sulla validità del modello e sull’origine dell’**universo** stesso.