Nella giornata del 14 luglio 2025, la città di Sweida, situata nel sud della Siria e abitata prevalentemente dalla comunità drusa, è stata teatro di scontri violenti tra tribù beduine e combattenti locali. Questi eventi hanno portato alla morte di almeno 24 individui, un bilancio tragico che include 20 drusi, tra cui due bambini, e quattro beduini. Le autorità siriane hanno immediatamente reagito, inviando truppe nella zona per cercare di ripristinare la calma.
Focolaio di violenza nella regione
Questo episodio rappresenta il primo significativo focolaio di violenza nella regione dopo una serie di conflitti che, tra aprile e maggio, avevano già causato numerosi decessi tra i membri della comunità drusa e le forze di sicurezza. L’Osservatorio siriano per i diritti umani ha confermato il numero delle vittime, sottolineando la gravità della situazione.
Interventi delle autorità locali
Il governo siriano, attraverso una fonte anonima, ha comunicato all’agenzia AFP che le forze armate sono state dispiegate per garantire una de-escalation del conflitto. Il governatore di Sweida, Mustapha al-Bakur, ha esortato i cittadini a mantenere la calma e a rispondere alle richieste di riforma a livello nazionale. Anche i leader spirituali della comunità drusa hanno chiesto un intervento da parte di Damasco per evitare un ulteriore deterioramento della situazione.
Impatto sulla vita quotidiana
A seguito della violenza, il Ministero dell’Istruzione ha deciso di posticipare gli esami ufficiali di scuola secondaria previsti per il lunedì successivo, senza specificare una nuova data. Questa decisione evidenzia l’impatto che gli scontri hanno avuto sulla vita quotidiana dei cittadini di Sweida, costringendo le autorità a prendere misure straordinarie per garantire la sicurezza e la stabilità nella regione.