Il ministro delle Finanze israeliano, Bezalel Smotrich, esponente di spicco dell’ultradestra, ha comunicato l’approvazione di un nuovo piano di insediamento nella regione E1 della Cisgiordania. Questo progetto prevede la costruzione di 3.401 unità abitative destinate ai coloni, con Smotrich che ha affermato che tale iniziativa “seppellirà l’idea di uno Stato palestinese”. La conferenza stampa per presentare il piano si svolgerà oggi, 15 gennaio 2025, e vedrà la partecipazione del Presidente del Consiglio di Yesha, Israel Ganz, e del sindaco di Ma’aleh Adumim, Guy Yifrach. La notizia è stata riportata da diverse testate israeliane, tra cui il Jerusalem Post, il Times of Israel e Ynet.
Dettagli sul piano di insediamento
La zona E1, che si estende per 12 chilometri quadrati, è situata all’interno del comune di Ma’ale Adumim, nelle immediate vicinanze di Gerusalemme Est. Questo corridoio è abitato da numerose comunità beduine e ospita anche una grande centrale di polizia israeliana. La decisione di Smotrich di promuovere un piano così ambizioso ha suscitato preoccupazioni tra le organizzazioni per i diritti umani e i sostenitori della pace, che vedono in questo progetto un ulteriore passo verso la divisione della Cisgiordania in due parti, ostacolando così lo sviluppo dell’area metropolitana che comprende Ramallah, Gerusalemme Est e Betlemme.
Reazioni e implicazioni
L’organizzazione Peace Now ha già definito il piano di insediamento come un “colpo mortale alla soluzione dei due Stati”. Secondo l’organizzazione, questa iniziativa non solo complica ulteriormente il già fragile dialogo tra israeliani e palestinesi, ma rischia anche di compromettere le prospettive di pace nella regione. Il piano di Smotrich, se realizzato, potrebbe cambiare radicalmente la geografia politica e sociale della Cisgiordania, rendendo più difficile la creazione di uno Stato palestinese indipendente.
Incertezze e precedenti
Nonostante l’annuncio di Smotrich, Ynet ha evidenziato che non è ancora giunta alcuna conferma ufficiale riguardo all’approvazione del piano. La pubblicazione ha sottolineato che progetti simili in passato, sebbene annunciati con grande enfasi, hanno subito ritardi significativi e non sono stati realizzati nei tempi previsti. Questo solleva interrogativi sulla fattibilità del piano e sulla reale intenzione del governo israeliano di portarlo a termine. Le autorità e i cittadini attendono con interesse ulteriori sviluppi in merito a questa controversa questione che continua a segnare le relazioni tra israeliani e palestinesi.