Tragedia in montagna: un alpinista perde la vita sul Monte Bianco

Aumento preoccupante degli incidenti mortali in montagna: 83 vittime già nel luglio 2025, con un allerta per la preparazione inadeguata degli escursionisti e interventi complessi del soccorso.

Il tragico aumento degli incidenti mortali sulle montagne italiane continua a preoccupare nel corso dell’estate 2025. Da giugno, il bilancio si è aggravato, con 83 vittime già registrate a luglio, un numero che si avvicina a tre decessi al giorno. La situazione non ha mostrato segni di miglioramento ad agosto, con il totale che si avvicina pericolosamente a quota 100.

Ultimo dramma sul monte bianco

L’ultimo dramma si è verificato domenica 12 agosto sul massiccio del Monte Bianco, dove un alpinista ha perso la vita a causa di una caduta. L’incidente ha avuto luogo sulla cresta del Brouillard, a un’altezza di 4.030 metri. Il Soccorso Alpino Valdostano è intervenuto per recuperare il corpo della vittima, identificata come Davide Migliorino, un 36enne originario di Treviglio, in provincia di Bergamo. Migliorino si trovava in compagnia di due compagni di cordata, che sono rimasti illesi. Durante la scalata, ha tentato di afferrarsi a una roccia che, purtroppo, ha ceduto, portandolo a precipitare. Le indagini sono attualmente sotto la supervisione della Guardia di Finanza di Entrèves.

Interventi complessi durante il ferragosto

Le difficoltà non si sono fermate qui, poiché il weekend di Ferragosto ha visto altri gravi eventi. Sabato sera, il Soccorso Alpino Valdostano ha dovuto affrontare un intervento complesso sul Dente del Gigante, sempre nel massiccio del Monte Bianco. Un alpinista, legato a una corda, era rimasto sospeso nel vuoto. Dopo vari tentativi di avvicinamento con l’elicottero, i soccorritori sono stati calati a terra a un’altitudine inferiore, per poi scalare il Dente del Gigante e raggiungere l’alpinista, che è stato successivamente trasportato al rifugio Torino per il recupero.

Tragici episodi sul monte rosa e in alto adige

Il 14 agosto, un nuovo tragico episodio ha colpito il massiccio del Monte Rosa, dove due alpinisti, un uomo e una donna, hanno perso la vita precipitando dalla cresta, probabilmente a causa del maltempo. A distanza di pochi giorni, l’11 agosto, un padre e suo figlio sono stati vittime di un incidente mortale in Alto Adige, cadendo da un tratto esposto di un sentiero nella zona di Plan, a Moso in Passiria, sotto il bivacco Pixner.

Allerta del corpo nazionale del soccorso alpino

Il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino (CNSAS) ha lanciato un allerta riguardo a questa situazione allarmante. Simone Alessandrini, un rappresentante del Soccorso Alpino, ha dichiarato che i dati complessivi sugli interventi e sui decessi saranno forniti al termine della stagione. Attualmente, il 44% degli interventi riguarda escursionisti colpiti da malori o coinvolti in cadute, mentre il restante 56% è associato a altre attività. Alessandrini ha evidenziato che negli ultimi 4-5 anni il turismo montano ha visto un notevole incremento, ma molti non si preparano adeguatamente, con quasi il 90% degli escursionisti non iscritti al Club Alpino Italiano.

Inadeguatezza degli escursionisti

Le montagne italiane, da nord a sud, sono affollate da persone che, spesso, non possiedono le competenze necessarie per affrontare questo tipo di turismo. Molti si avventurano solo per scattare fotografie da condividere sui social media, senza avere le giuste conoscenze tecniche o l’abbigliamento adeguato. È comune vedere escursionisti indossare scarpe da ginnastica, inadeguate per i sentieri di montagna, o abbigliamento di cotone poco adatto. Questa incoscienza, come sottolineato da esperti, mette a rischio la vita di chi affronta le montagne senza le necessarie precauzioni.

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