L’intelligence statunitense ha confermato che nel mese di giugno 2025 l’esercito iraniano ha posizionato mine su diverse navi nel Golfo Persico. Questo sviluppo è interpretato come un segnale della volontà di Teheran di bloccare lo stretto di Hormuz, in risposta ai raid condotti da Israele.
Azioni dell’iran
Funzionari americani, in contatto con l’agenzia Reuters, hanno sottolineato che questa azione indica un’intenzione seria da parte dell’Iran di chiudere una delle più importanti rotte marittime a livello globale. Infatti, circa un quinto delle spedizioni mondiali di petrolio e gas attraversa questo strategico passaggio. Tuttavia, non è chiaro quando l’Iran abbia effettivamente caricato le mine sulle navi né se queste siano state successivamente rimosse.
Preoccupazioni internazionali
La situazione nel Golfo Persico continua a destare preoccupazione per la comunità internazionale, dato l’impatto potenziale su forniture energetiche e stabilità regionale. Le tensioni tra Iran e Israele rimangono elevate, con entrambe le parti pronte a rispondere a provocazioni e attacchi. La sorveglianza delle acque del Golfo è diventata cruciale, poiché qualsiasi interruzione del traffico marittimo potrebbe avere ripercussioni significative sull’economia globale.
Sicurezza marittima
La questione della sicurezza marittima nel Golfo Persico è diventata un tema centrale nei dibattiti politici e diplomatici, con gli Stati Uniti e altri paesi che monitorano attentamente le attività iraniane. Gli sviluppi futuri in questa regione potrebbero influenzare non solo le relazioni tra le potenze coinvolte, ma anche il mercato energetico internazionale.