Le statue in bronzo di Fidel Castro e Ernesto Che Guevara, che dal 2017 si trovavano su una panchina nel parco della colonia Tabacalera, un quartiere di Città del Messico, sono state rimosse. La decisione è stata presa da Alessandra Rojo de la Vega, sindaca del Partito Rivoluzionario Istituzionale per la delegazione di Cuauhtémoc, una delle sedici aree amministrative della capitale messicana. La notizia è stata riportata dai principali media nazionali.
Motivazioni della rimozione
Rojo de la Vega ha spiegato in un video pubblicato sui social media le motivazioni alla base della rimozione. “Le abbiamo tolte per tre motivi molto chiari”, ha affermato. “Il primo è che non c’è mai stato un procedimento corretto per la loro collocazione. Non esiste il certificato obbligatorio richiesto dal Comitato dei Monumenti e delle Opere Artistiche negli spazi pubblici di Città del Messico. In secondo luogo, non abbiamo trovato alcun documento negli archivi del comune che autorizzasse la loro installazione. Infine, le sculture erano sotto la custodia irregolare di un dipendente comunale, privo di qualsiasi mandato legale per gestirle. Queste non sono modalità accettabili di operare.”
Dettagli delle statue
Le due statue, ciascuna del peso di 250 chilogrammi, erano state progettate nel 2017 dal noto scultore messicano Óscar Ponzanelli, scomparso nel 2024, e inaugurate nel dicembre dello stesso anno. Le opere d’arte rappresentavano il momento storico in cui Fidel Castro e Che Guevara si incontrarono per la prima volta nella colonia Tabacalera nel 1955, decidendo di unire le loro forze per rovesciare il regime di Fulgencio Batista, dittatore cubano dell’epoca, come riportato dal sito di El País.
Reazioni alla rimozione
L’atto di rimozione delle statue, avvenuto nel 2025, ha suscitato diverse reazioni tra i cittadini e gli storici, che si interrogano sulla memoria storica e sull’importanza di tali figure nel contesto della storia messicana e cubana.