Il 16 agosto 2025, la città di Roma ha dato l’addio a un’icona della televisione italiana, Pippo Baudo, scomparso all’età di 89 anni. Considerato uno dei volti più rappresentativi del piccolo schermo, Baudo ha condotto ben tredici festival di Sanremo e ha presentato numerosi programmi che hanno segnato la storia della televisione italiana, come Canzonissima e Domenica in. La notizia della sua morte è stata confermata dall’ANSA, proveniente da fonti familiari, e dal suo legale di fiducia, l’avvocato Giorgio Assumma. Baudo è deceduto serenamente presso il Campus Biomedico di Roma, circondato dall’affetto dei suoi cari e assistito dai sacramenti.
Le reazioni alla scomparsa di Pippo Baudo
La notizia della morte di Pippo Baudo ha suscitato un profondo cordoglio a livello nazionale. Sergio Mattarella, il presidente della Repubblica, ha espresso il suo rammarico, sottolineando il contributo di Baudo alla televisione italiana e la sua straordinaria capacità di interpretare i gusti del pubblico. In una dichiarazione, ha messo in evidenza la professionalità e la cultura che hanno caratterizzato la carriera del presentatore.
La premier Giorgia Meloni ha condiviso un messaggio sui social, ricordando Baudo come uno dei più grandi protagonisti della televisione, il cui volto e la cui voce hanno accompagnato generazioni di italiani, regalando momenti indimenticabili. Anche Alessandro Giuli, Ministro della Cultura, ha voluto rendere omaggio alla figura di Baudo, evidenziando il suo ruolo fondamentale nell’evoluzione della televisione italiana e la sua capacità di unire le persone attraverso l’intrattenimento.
Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha condiviso il suo dolore per la perdita di un amico che ha dato lustro al mondo dello spettacolo, mentre Lorenzo Fontana, presidente della Camera dei Deputati, ha espresso le sue condoglianze ai familiari, sottolineando il grande impatto che Baudo ha avuto sulla televisione italiana.
Una carriera straordinaria
Pippo Baudo, nato a Militello in Val di Catania il 7 giugno 1936, ha avuto una carriera che ha segnato la storia della televisione italiana. La sua ultima apparizione pubblica risale a un evento per i 90 anni di Pierfrancesco Pingitore, dove è stato immortalato sorridente, nonostante fosse in sedia a rotelle. Conosciuto come il “re dei presentatori”, Baudo ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, conferitogli dal presidente Mattarella il 22 settembre 2021.
La sua carriera è costellata di successi, con record come quello di aver condotto ben tredici festival di Sanremo, di cui cinque consecutivi dal 1992 al 1996. La sua passione per la musica lo ha portato a sognare di diventare direttore d’orchestra, un desiderio mai realizzato, ma che testimonia il suo amore per l’arte musicale. Un esempio del suo talento come talent scout è la scoperta di artisti che oggi sono famosi, come Laura Pausini e Lorella Cuccarini.
La sua carriera è iniziata nel 1966 con il programma Settevoci, che ha segnato il suo debutto nel mondo della televisione. Nel 1968 ha presentato il primo di tanti festival di Sanremo, a cui seguirono programmi di grande successo come Un disco per l’estate e Domenica in. La sua abilità nel condurre e la sua cultura lo hanno reso un punto di riferimento per il pubblico italiano, che ha seguito le sue trasmissioni con affetto e ammirazione.
Un uomo di spettacolo e cultura
Nel corso della sua carriera, Pippo Baudo ha dimostrato di essere molto più di un semplice presentatore. Ha affrontato temi importanti della storia contemporanea, dando voce a libri, spettacoli teatrali e film d’autore. La sua capacità di condurre interviste a personaggi di spicco della cultura italiana, come scrittori e registi, ha arricchito il panorama televisivo del paese.
Baudo ha anche vissuto momenti controversi, come l’attentato dinamitardo alla sua casa in Sicilia nel 1991, in seguito a una sua dichiarazione contro la mafia. La sua carriera è stata segnata da eventi significativi e da un’incredibile resilienza, che lo ha portato a rimanere una figura centrale nel panorama televisivo italiano per oltre sessant’anni.
Con oltre 150 programmi alle spalle, tra cui Canzonissima, Fantastico e Serata d’onore, Baudo ha creato format che sono diventati parte della cultura popolare. La sua capacità di scoprire e promuovere talenti lo ha reso un pilastro della televisione italiana, un uomo che ha saputo raccontare l’Italia e le sue trasformazioni attraverso il linguaggio dell’intrattenimento.