Il 2 settembre 2025, a Pechino, il colosso energetico russo Gazprom ha ufficializzato un’importante intesa con la Cina, siglando un “accordo giuridicamente vincolante” per la realizzazione del gasdotto Power of Siberia 2. Questa iniziativa include anche la costruzione del gasdotto di transito Soyuz Vostok, che attraverserà la Mongolia. La notizia è stata riportata da Bloomberg, citando le dichiarazioni di Alexey Miller, amministratore delegato di Gazprom, rilasciate all’agenzia Interfax.
Dettagli dell’accordo
L’accordo siglato da Gazprom rappresenta un passo significativo per l’espansione delle forniture di gas russo verso la Cina. Attualmente, la Russia è già in grado di fornire gas alla Cina attraverso il gasdotto Power of Siberia, il quale ha una capacità di trasporto di 38 miliardi di metri cubi di gas all’anno. Con l’introduzione del nuovo gasdotto Power of Siberia 2, si prevede un incremento delle forniture di ulteriori 10 miliardi di metri cubi all’anno a partire dal 2027. Questo sviluppo si inserisce in un contesto più ampio di crescente cooperazione energetica tra Russia e Cina, con l’obiettivo di soddisfare la crescente domanda di energia da parte di Pechino.
Le autorità cinesi hanno accolto con favore questa intesa, considerandola un’opportunità per diversificare le fonti di approvvigionamento energetico e rafforzare la sicurezza energetica nazionale. Inoltre, l’accordo rappresenta un’opportunità per Gazprom di espandere la propria presenza nel mercato asiatico, in un momento in cui le relazioni tra Mosca e Occidente continuano a essere tese.
Implicazioni geopolitiche
La realizzazione del gasdotto Power of Siberia 2 e del Soyuz Vostok non ha solo implicazioni economiche, ma anche geopolitiche. La Russia sta cercando di consolidare i propri legami con la Cina in un contesto internazionale caratterizzato da incertezze e tensioni. La crescente dipendenza della Cina dalle importazioni di gas naturale, unita alla volontà della Russia di diversificare i propri mercati di vendita, ha portato a una convergenza di interessi tra i due paesi.
L’accordo potrebbe anche influenzare le dinamiche energetiche in Asia, con potenziali ripercussioni sui mercati globali del gas. Gli analisti osservano che l’aumento delle forniture di gas russo verso la Cina potrebbe ridurre la posizione di altri fornitori, come il Qatar e l’Australia, nel mercato asiatico. Inoltre, la costruzione di nuove infrastrutture di trasporto del gas potrebbe cambiare le rotte tradizionali e influenzare i prezzi globali.
In sintesi, l’intesa firmata da Gazprom a Pechino segna un capitolo importante nella storia delle relazioni energetiche tra Russia e Cina, con potenziali ripercussioni significative sul mercato globale del gas.