Il piccolo Adam, un bambino di undici anni, ha vissuto un’esperienza tragica, avendo perso i suoi fratelli e il padre a causa di un raid aereo israeliano a Gaza. Ora, dopo un volo umanitario, si trova a Milano insieme alla madre, la dottoressa Alaa al-Najjar, che si trovava al Nasser Medical Center durante l’attacco. Questo evento ha avuto luogo il 5 gennaio 2025, segnando un momento di speranza per la famiglia.
Accoglienza all’aeroporto di Linate
All’arrivo all’aeroporto di Linate, Adam ha ricevuto un pallone da calcio come regalo dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani. La zia del bambino aveva informato il ministro della passione di Adam per il calcio. Un rappresentante dell’Aeronautica Militare ha quindi preso un pallone dalla palestra dell’aeroporto, permettendo al ministro di consegnarlo personalmente al giovane.
Le emozioni della madre
“Grazie mille,” ha esclamato la madre di Adam, visibilmente emozionata. “Non ho parole. È un piacere enorme essere qui in Italia.” Tajani ha risposto con un caloroso “benvenuta in Italia, siamo contenti di averti qui.”

Bimbi Gaza atterrati in Italia, tra loro anche il piccolo Adam
Necessità mediche e supporto psicologico
Per quanto riguarda le necessità mediche di Adam, i medici dell’ospedale Niguarda si occuperanno delle sue fratture. Tuttavia, il supporto psicologico sarà fondamentale per affrontare le ferite emotive che il bambino porta con sé. I voli umanitari che hanno portato Adam in Italia fanno parte di un’iniziativa più ampia del Governo italiano, che ha organizzato tre voli per accogliere pazienti palestinesi provenienti da Gaza. A Milano, il ministro Tajani ha ribadito l’importanza di riprendere le operazioni di accoglienza per i malati palestinesi. Fino ad ora, 133 bambini di Gaza sono stati ricoverati in strutture sanitarie italiane grazie a queste evacuazioni, rese possibili anche dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha messo a disposizione le Forze Armate per facilitare il trasferimento.
Il trasferimento di pazienti dalla Striscia di Gaza
Negli ultimi dodici mesi, circa 300 persone, tra pazienti e accompagnatori, sono giunte in Italia dalla Striscia di Gaza. La Protezione Civile ha spiegato che i pazienti vengono inviati negli ospedali più adatti in base alle loro condizioni. L’operazione che ha portato Adam in Italia è la più significativa finora, coinvolgendo 17 pazienti e 53 familiari, per un totale di 70 persone. Questo trasferimento è stato reso possibile grazie a un intenso lavoro diplomatico, con l’impegno dell’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv e del Consolato Generale a Gerusalemme, insieme ai funzionari della Presidenza del Consiglio.
Collaborazione internazionale per l’evacuazione sanitaria
La missione di evacuazione sanitaria ha beneficiato anche del supporto del Meccanismo di Protezione Civile dell’Unione Europea e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Le operazioni sono frutto della collaborazione tra la Farnesina, il ministero della Difesa, il ministero dell’Interno e il Dipartimento della Protezione Civile. A bordo degli aerei, per garantire assistenza medica continua, si trovano unità mediche militari e della Croce Rossa Italiana, oltre a personale della Protezione Civile e dell’Unità di Crisi della Farnesina. I voli sanitari hanno come destinazione Milano, Verona e Pratica di Mare.
Strutture ospedaliere per pazienti palestinesi
Le strutture ospedaliere che accoglieranno i pazienti palestinesi includono il Regina Margherita di Torino, gli ospedali Niguarda e Policlinico di Milano, l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, le Aziende ospedaliere universitarie di Padova e Verona, il Meyer di Firenze, l’ospedale pediatrico Apuano di Massa, l’ospedale Maggiore di Bologna, il Policlinico di Modena e gli ospedali Gemelli e Bambino Gesù di Roma. Questa operazione è parte di un impegno più ampio del Governo italiano per sostenere la popolazione di Gaza, con l’invio di aiuti umanitari e assistenza. Secondo fonti ministeriali, l’Italia si conferma il quarto Paese al mondo, e il primo tra quelli occidentali, a organizzare l’evacuazione e il trasferimento di pazienti dalla Striscia in ospedali specializzati.