Avanzata dei blindati dell’Idf nella Striscia centrale: si profila accordo a Doha

L’escalation militare israeliana nella Striscia di Gaza provoca un alto bilancio di vittime, mentre colloqui indiretti tra Israele e Hamas a Doha offrono segnali di possibile progresso.

I recenti eventi nella Striscia di Gaza continuano a destare preoccupazione internazionale. Secondo quanto riportato da Al Jazeera, veicoli militari blindati israeliani stanno avanzando a sud-est di Deir el-Balah, mentre l’Esercito israeliano (Idf) intensifica il suo fuoco di artiglieria su diverse aree circostanti, tra cui Abu Holi, Abu al-Ajin e al-Jafarawi. Le esplosioni si sono fatte sentire anche nella zona di al-Qarara, a Khan Younis, a sud della Striscia, segnalando un’escalation delle operazioni militari.

Attività militari israeliane e dichiarazioni ufficiali

Il portavoce in lingua araba dell’Idf ha comunicato tramite un post su X che l’esercito sta intensificando le pressioni su Hamas, operando dal cuore di Rafah e alle porte di Khan Younis. “Stiamo esercitando enormi pressioni su Hamas, da nord a sud, da sottoterra e dal cielo, e anche fuori dalla Striscia”, ha dichiarato il portavoce. Inoltre, ha avvertito che “ogni luogo utilizzato da Hamas per scopi terroristici sarà trattato come l’area di Morag“, un corridoio strategico recentemente conquistato. L’Idf ha ribadito il suo impegno a riportare a casa gli ostaggi e a smantellare il regime di Hamas.

In un’altra dichiarazione, l’Idf ha reso noto di aver distrutto un’infrastruttura sotterranea lunga circa due chilometri nel nord della Striscia, con decine di uomini armati uccisi durante l’operazione. Le forze israeliane hanno anche scoperto pozzi di accesso, ordigni e vari tipi di armi di Hamas, inclusi razzi e lanciagranate.

Il bilancio delle vittime e la situazione sanitaria a Gaza

Il ministero della Salute di Gaza, sotto il controllo di Hamas, ha riportato che, nelle ultime 24 ore, gli ospedali hanno registrato 153 morti e 459 feriti a causa degli attacchi israeliani. Il bilancio totale delle vittime dal 7 ottobre 2023 ha raggiunto la cifra di 53.272, con 120.673 feriti. Almeno 115 palestinesi sono stati uccisi dall’alba di ieri a seguito delle operazioni dell’Esercito israeliano, con un totale di 370 vittime dall’inizio della settimana.

La situazione umanitaria nella Striscia di Gaza è critica, con gli ospedali che lottano per far fronte al numero crescente di feriti. Le strutture sanitarie sono sotto pressione, e la mancanza di risorse sta aggravando ulteriormente la crisi.

Colloqui tra Israele e Hamas a Doha

Un’ulteriore dimensione della situazione è rappresentata dai colloqui indiretti in corso a Doha tra Israele e Hamas. Fonti vicine ai negoziati hanno indicato che ci sono segnali di progresso, con la possibilità di una svolta nelle prossime 24 ore. Secondo le informazioni fornite dal notiziario della tv pubblica israeliana Kan, il piano prevede il rilascio immediato di dieci ostaggi vivi e l’inizio di un cessate il fuoco di uno o due mesi. Inoltre, si prevede che Hamas fornisca un elenco con lo stato degli ostaggi, sia vivi che morti, entro il decimo giorno dell’accordo.

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha autorizzato la delegazione israeliana a rimanere a Doha, il che è stato interpretato come un segnale di cauto ottimismo. Si prevede anche un incontro tra il capo negoziatore di Hamas, Khalil al-Hayya, e il primo ministro del Qatar, Mohammed al-Thani, per discutere ulteriormente i dettagli dell’accordo.

La situazione in corso continua a evolversi, con la comunità internazionale che osserva attentamente gli sviluppi e spera in una risoluzione pacifica del conflitto.

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