Nella serata del 25 gennaio 2025, i membri dell’opposizione brasiliana, legati all’ex presidente Jair Bolsonaro, hanno deciso di passare la notte all’interno delle commissioni parlamentari. Questa azione è stata intrapresa dopo che tutte le sessioni legislative previste per la giornata sono state annullate in segno di protesta contro l’ordine di arresto domiciliare emesso nei confronti di Bolsonaro.
Pressione sulle autorità legislative
Secondo quanto riportato dal sito di notizie Poder360, il principale obiettivo di questa mobilitazione è esercitare pressione sui presidenti del Senato e della Camera dei Deputati, Davi Alcolumbre e Hugo Motta. I parlamentari chiedono che venga inserita all’ordine del giorno una proposta di modifica costituzionale (PEC) che prevede l’abolizione dell’immunità per le cariche pubbliche, comunemente nota come ‘foro privilegiato’. Inoltre, i deputati mirano a discutere l’impeachment del giudice della Corte Suprema, Alexandre de Moraes, che ha firmato l’ordinanza di arresto per Bolsonaro. Un altro tema centrale è il progetto di legge sull’amnistia, attualmente bloccato alla Camera, per coloro che hanno partecipato ai vandalismi degli edifici pubblici avvenuti l’8 gennaio 2023 a Brasilia, coinvolgendo la Corte Suprema, il Parlamento e il Palazzo Presidenziale.
La posizione dei parlamentari bolsonaristi
Circa un centinaio di parlamentari sostenitori di Bolsonaro hanno dichiarato ai media brasiliani che non abbandoneranno il legislativo fino a quando non sarà messo ai voti il progetto di amnistia. Questo progetto include anche gli imputati nel processo relativo al presunto tentativo di colpo di Stato, che coinvolge direttamente l’ex presidente. La situazione all’interno del Congresso si presenta tesa, con i parlamentari bolsonaristi determinati a far sentire la loro voce e a portare avanti le loro richieste in un contesto politico particolarmente complesso e controverso.
La notte trascorsa all’interno delle commissioni rappresenta un chiaro segnale della volontà di questi parlamentari di resistere e di lottare per le loro cause, in un momento in cui il clima politico in Brasile è caratterizzato da divisioni profonde e tensioni crescenti.