La Cina ha avviato una nuova era nell’esplorazione spaziale con il lancio di Tianwen-2, la prima missione dedicata al recupero di campioni da un asteroide. Questo ambizioso progetto mira ad approfondire la comprensione della formazione e dell’evoluzione degli asteroidi, nonché del Sistema solare primordiale. Il razzo vettore Lunga Marcia 3B ha sollevato in orbita la sonda dal sito di Xichang, situato nella provincia del Sichuan, il 5 gennaio 2025. La missione prevede un viaggio di dieci anni, durante il quale la sonda raccoglierà campioni dall’asteroide 2016HO3, un corpo celeste che orbita vicino alla Terra, e studierà anche la cometa 311P, che si trova oltre Marte. L’agenzia di stampa Xinhua ha riportato la notizia, citando l’agenzia spaziale cinese Cnsa.
Strumenti scientifici a bordo
Un aspetto innovativo della missione è la presenza a bordo di uno strumento scientifico interamente italiano, chiamato Diana (Dust in situ Analyzer). Questo dispositivo, sviluppato da un consorzio che include l’Inaf-Iaps di Roma, il Cnr e il Politecnico di Milano, avrà il compito di analizzare e caratterizzare polveri e ghiaccio direttamente nel luogo di raccolta. Dopo il lancio, Tianwen-2 ha dispiegato i pannelli solari e attualmente si trova in un’orbita di trasferimento diretta verso l’asteroide 469219 Kamoʻoalewa (2016 HO3), il quale ha un diametro di circa 41 metri e orbita a una distanza compresa tra 18 e 46 milioni di chilometri dalla Terra. L’incontro con l’asteroide è previsto per luglio 2026, e la sonda trascorrerà circa sette mesi a studiarlo e raccogliere campioni. Il materiale raccolto dovrebbe giungere sulla Terra entro la fine del 2027.
Obiettivi della missione
L’analisi dei campioni raccolti avrà l’obiettivo di rivelare la natura e l’origine dell’asteroide, che si pensa possa essere un frammento di luna espulso nello spazio a seguito di un impatto. Gli scienziati intendono esaminare il contenuto minerale dell’asteroide e confrontarlo con altri corpi celesti simili. Tianwen-2 prevede di rilasciare un modulo di rientro per riportare i campioni sulla Terra, ma la missione non si concluderà qui. Dopo il recupero dei campioni, la sonda utilizzerà la gravità terrestre per ottenere una spinta e intraprendere un viaggio di sei anni verso la cometa 311P/Panstarrs, che si trova a una distanza variabile tra 150 e 500 milioni di chilometri.
Il significato del nome
Come per le precedenti missioni interplanetarie cinesi, anche Tianwen-2 deve il suo nome al poema “Tianwen“, che significa “Domande al Cielo”, scritto dal celebre poeta dell’antica Cina Qu Yuan (340-278 a.C.). Shan Zhongde, il direttore dell’agenzia spaziale cinese, ha evidenziato come questa missione rappresenti un passo significativo nel percorso di esplorazione interplanetaria della Cina, sottolineando l’importanza della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica nel panorama spaziale globale.